Il Commento

La piena occupazione, ed oltre

Non esiste alcun "mercato del lavoro". I lavoratori non hanno alcuna scelta, perché se rifiutano il reddito proposto loro dalle aziende, MUOIONO. Alain Parguez

Potremmo ritenere che esista una “barriera” della piena occupazione alla crescita dell’investimento pianificato dello Stato? No, per due ragioni principali e interconnesse.

Da un lato la “barriera” dell’occupazione confonde il concetto statico di forza lavoro nella funzione di produzione con il concetto mobile e dinamico di capacità o capitale umano. Per raggiungere un benessere crescente e inter-temporale, occorre creare un sempre crescente capitale umano a partire dalla complessiva forza lavoro, mediante l’investimento nelle loro qualità e caratteristiche.

Dall’altro lato con l’incremento del benessere, la struttura dell’economia è in perenne cambiamento, meno occupazione è richiesta nel settore privato puro che produce beni materiali, più occupazione deve essere indirizzata verso il settore orientato verso il futuro inesplorato, che richiede maggior investimento dello Stato.

 

Originale: Modern Austerity Policies (MAP) An analysis of the Economics of Decadence and Self destruction (2012)

Traduzione a cura di Daniele Basciu


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