Chi lavora sa che il proprio reddito dipende dal successo dell’azienda; se l’azienda vende e aumenta i guadagni, l’imprenditore sarà orientato ad aumentare gli stipendi. Questo è un presupposto vero.
Non tutti però sanno che il successo di un’azienda dipende anche dalle politiche macroeconomiche dello Stato. Ancora meno sono le persone che sanno che vendite, consumi, assunzioni e redditi dipendono dalla spesa pubblica.
Quando lo Stato spende meno, diminuiscono in parallelo anche “i soldi da spendere” nelle tasche dei cittadini. Se il negoziante sotto casa conoscesse la relazione tra la spesa pubblica e le sue vendite, probabilmente non invocherebbe più i tagli ma un maggior deficit. Leggi di più
Le politiche di austerità hanno imposto tagli alla spesa pubblica e oggi, davanti al disastro, in tanti chiedono maggiori investimenti pubblici. È ormai diffusa la consapevolezza che gli investimenti siano determinanti per il rilancio dell’economia, ma ancora c’è chi è convinto che lo Stato, per poter fare un investimento, debba necessariamente prima trovare il denaro. Un po’ come l’agricoltore che è costretto ad accumulare prima la semente per poter poi seminare. In questo video, Stuart Medina Miltimore di Red MMT España spiega perché non è così.
Servono politiche fiscali per rilanciare redditi e consumi, eppure ci parlano di politiche monetarie. Agli occhi di molti, le politiche monetarie rappresentano la massima espressione di ciò che possono fare gli Stati con sovranità monetaria. Nella realtà, invece, la politica monetaria è uno strumento del tutto inadeguato a ridurre la disoccupazione. I detrattori della MMT affermano che il QE è la prova provata che “stampare moneta come dice la MMT non funziona”, dimostrando così di non conoscere neanche la MMT.
Il QE è uno strumento inadeguato a ridurre la disoccupazione per due motivi, legati alla filosofia del QE e al meccanismo di creazione del credito da parte delle banche. L’obiettivo del QE non è il finanziamento diretto di un intervento di spesa dello Stato, ma un tentativo di stimolare il credito nel settore privato, credito che dovrebbe alimentare la spesa di imprese e famiglie. Leggi di più
Più crescita equivale a più reddito per tutti? Non sempre. Per esempio, negli Stati Uniti la crescita ha portato, negli ultimi decenni, a un aumento delle disuguaglianze di reddito. Un marcato peggioramento di questa tendenza si è verificato a partire dagli anni ’80, quando le riprese economiche hanno riservato la maggior parte della crescita di reddito alle famiglie americane più ricche. L’indirizzo che lo Stato dà alle politiche è fondamentale per aumentare o ridurre le disuguaglianze. Leggi di più
Ora che hai letto qualcosa in più sul ruolo della spesa pubblica nella creazione del reddito e del risparmio dei cittadini, sei ancora convinto che un politico che sbandiera i risparmi del bilancio statale stia facendo il tuo bene? Leggi di più