Alcuni “fondamentali”:
Un default/ristrutturazione/riduzione del debito di qualsiasi forma rimuove attivi finanziari netti in euro ed è una forza recessiva/deflazionistica che rende l’euro “più difficile da reperire” e di conseguenza rafforza la valuta.
Inoltre, la Grecia è incorsa in un deficit di bilancio, che aggiunge euro netti all’economia globale, rendendo l’euro più agevole da reperire, etc.
così se la Grecia abbandona l’euro tale fonte di asset finanziari netti in euro viene a mancare, fondamentalmente rafforzando ulteriormente l’euro.
E ogni contributo greco al surplus commerciale denominato in euro andrebbe perso, il che opererebbe nel senso di indebolire l’euro.
Non è che i mercati reagirebbero in questo modo, inizialmente!!!
Originale pubblicato il 30 dicembre 2014
Traduzione a cura di Daniele Basciu