La Teoria

Un manuale introduttivo sulla Moneta della Banca Centrale: sapete cosa sono realmente un dollaro o un euro?

Un manuale introduttivo sulla Moneta della Banca Centrale: sapete cosa sono realmente un dollaro o un euro?

Questa settimana, in occasione dell’avvio del Public Sector Purchase Programme (PSPP [1]) della BCE, noto anche come QE (Quantitative Easing [2]), le banche dell’Eurozona iniziano a vendere alle proprie Banche Centrali Nazionali vari tipi di titoli di Stato e di obbligazioni emessi da istituti europei e da agenzie nazionali. Le vendite saranno regolate nella “moneta della banca centrale“. Quindi la domanda di oggi è: sappiamo cosa sia la moneta della banca centrale?

Questa è la mia breve spiegazione (di prossima pubblicazione in The Encyclopedia of Central Banking, coedita da L. Rochon e S. Rossi).

1. Cos’è la moneta della banca centrale?

La moneta della banca centrale (MBC) è una passività sul bilancio della banca centrale denominata in unità cui è dato il nome che definisce la valuta. Quindi, un dollaro è un’unità di passività del Sistema della Federal Reserve e un euro è un’unità di passività dell’Eurosistema. Questa passività della banca centrale è un’attività per chiunque la detenga, sia sotto forma di saldo a credito sul conto del titolare presso la banca centrale, sia sotto forma di oggetto fisico (una banconota).

In entrambe le forme, la MBC ha valore perché, per legge, è l’unico mezzo di regolamento di qualsiasi pagamento dovuto alla banca centrale o allo Stato. Ciò significa che la MBC è riscattabile quando usata come mezzo per ridurre i nostri debiti nei confronti del governo centrale. Questo la rende un mezzo di pagamento desiderabile anche nei confronti di controparti diverse dalla banca centrale o dallo Stato, poiché il suo detentore confida nel fatto che sarà accettata da altri per estinguere le obbligazioni di pagamento. Inoltre potrebbero esistere leggi sul corso legale che dichiarano che il sistema giuridico riconosce le banconote come un mezzo che, quando offerto per il pagamento di un qualsiasi debito denominato in unità di valuta, deve essere accettato come pagamento ed estinguere il debito.

Ora passiamo alle differenze che esistono tra le due forme di moneta della banca centrale: banconote e saldi a credito presso la banca centrale.

2. Le banconote

Una banconota è un oggetto fisico che fornisce un mezzo atto ad estinguere il debito senza intermediari. È tipicamente preferita per pagamenti di valore esiguo, quando il costo di transazione di mezzi alternativi è elevato in proporzione, o per prevenire la tracciabilità delle transazioni quando le parti coinvolte desiderano [mantenere] il pagamento anonimo per ragioni legate al diritto alla privacy, all’evasione fiscale o ad altre attività illegali. Notate che le monete metalliche funzionano allo stesso modo, ad eccezione del fatto che esse sono tipicamente emesse direttamente dall’ufficio di tesoreria degli Stati e dunque sono tipicamente “moneta di Stato”, non MBC.

La quantità di banconote esistenti in un certo momento include le banconote circolanti detenute dal settore privato non-bancario e i contanti accantonati dalle banche. Questa quantità è guidata dalla domanda: la banca centrale offre banconote alle banche per rimuovere [dalla circolazione] le banconote e le monete di forma non idonea e per soddisfare le richieste dei clienti.

Dato che una banconota è un oggetto e deve essere prodotta, la banca centrale si approvvigiona di banconote stampate e le spedisce alle banche quando necessario. Le banche distribuiscono le banconote ai loro clienti quando essi le richiedono. Quando le banche hanno bisogno di più banconote per soddisfare la domanda della clientela, le richiedono alla banca centrale e vedono addebitati i loro conti presso la stessa di un importo corrispondente. Quando le banche detengono più banconote di quelle che desiderano, le rispediscono alla banca centrale, che a sua volta accredita i loro conti.

3. Saldo a credito presso la banca centrale

Un saldo a credito presso la banca centrale è un diritto nei confronti della banca centrale che può essere detenuto solo da un numero limitato di entità, alle quali i conti presso la banca centrale sono accessibili. Queste ultime, tipicamente, includono banche autorizzate, lo Stato, banche centrali estere ed istituti finanziari internazionali come il Fondo Monetario Internazionale o il Continuous Linked Settlement Group (per i pagamenti internazionali). I titolari di conti presso la banca centrale autorizzati possono trasferire i loro saldi ad altri titolari, ed in tal caso la banca centrale addebiterà il conto del pagante e accrediterà il conto del destinatario. Quindi la differenza principale rispetto alle banconote è che le banconote circolano liberamente, mentre i saldi a credito possono essere trasferiti solamente fra titolari autorizzati. Si possono vedere le banconote come saldi a credito presso la banca centrale che circolano sotto forma di documento fisico, che potrebbe essere consegnato ad altri direttamente come mezzo di regolamento dei pagamenti.

Non essendo oggetti fisici, i saldi a credito non sono prodotti come le banconote e vengono posti in essere come accrediti registrati sul conto del titolare. Una nuova unità di MBC accreditata in questa forma (cioè che non sia la controparte di un equivalente addebito sul conto di un altro titolare) viene creata solo quando la banca centrale effettua un pagamento (come un acquisto, un prestito o uno sconto di interessi) nei confronti di un titolare autorizzato. Allo stesso modo, una riduzione netta dei saldi scaturisce da ogni pagamento che la banca centrale riceve dai titolari dei propri conti (come una vendita, la restituzione di un prestito o l’applicazione di un interesse).

Quei saldi a credito che sono detenuti da banche autorizzate mettono loro a disposizione un mezzo di pagamento per le transazioni interbancarie. I conti in cui le banche detengono tali saldi sono noti come “conti di riserva” o “riserve bancarie”. Sebbene il termine “riserve” suggerisca il concetto di fondi accantonati per contingenze future, le banche usano tali saldi quotidianamente per regolare i pagamenti. Essi sono preferibilmente definiti “saldi di liquidità bancaria”.

Una banca usa questi beni finanziari come saldi di regolamento dei pagamenti con altre banche attraverso il sistema interbancario di trasferimento dei fondi, un’infrastruttura che permette la registrazione dei saldi detenuti dalle banche e il trasferimento di fondi da una banca all’altra. In tale sistema, le banche detengono i fondi presso un agente comune (la banca centrale, che ha la funzione di “istituto di regolamento”), mentre i pagamenti tra banche sono regolati scambiando le passività della banca centrale. Una banca è normalmente autorizzata a prestare tali attività finanziarie ad altre banche.

Di conseguenza, la liquidità bancaria è una componente della totalità dei saldi a credito presso la banca centrale. La loro quantità complessiva cambia in risposta ad ogni pagamento le banche effettuino alla o ricevano dalla banca centrale o da altri detentori non-bancari di moneta della banca centrale, in particolare dallo Stato. Dunque, una spesa effettuata dallo Stato aumenta le riserve bancarie, mentre una tassa pagata allo Stato o l’acquisto di titoli di Stato di nuova emissione drena liquidità bancaria.

 

Note del Traduttore

1.^ PSPP: programma di acquisto del settore pubblico

2.^ QE: alleggerimento quantitativo

 

Originale pubblicato l’11 marzo 2015

Traduzione a cura di Daniele Busi, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo


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