Lo Stato ha bisogno del tuo lavoro e di quello di tantissime altre persone così da poter offrire servizi utili ai cittadini e creare i beni necessari affinché stiano bene.
Per avere persone che lavorino per lui, lo Stato pretende e impone che tutti i cittadini gli restituiscano quei pezzi di carta che aveva chiamato soldi e che aveva speso per primo in cambio del loro lavoro. Se ricordi, nella puntata precedente avevamo anche detto che lo Stato decide quanti di quei pezzi di carta valgono un’ora di lavoro.
Lo Stato pretende che tutti gli restituiscano una parte di quei soldi; su questo è categorico, tanto da decidere che se un cittadino non lo fa gli verrà portato via qualcosa in suo possesso, per esempio la macchina.
Quei soldi restituiti allo Stato sono le tasse. L’istituzione di una tassa da pagare tramite quei pezzi di carta, che lo Stato ha chiamato soldi, obbliga i cittadini a lavorare per lo Stato o per conto di chi lavora per lo Stato. Se non lavoriamo non riusciremo ad avere i soldi per pagare quella tassa e ci verranno portate via le cose che possediamo. Per pagare le tasse utilizziamo i soldi ricavati dal nostro lavoro.
Ma da dove provengono?
