Padoan si piega ufficialmente ed accetta l’idea del “superministro delle finanze” europeo fondamentalmente in cambio di una
garanzia comune per i depositi bancari.
In assenza di garanzia dei depositi da parte della Banca Centrale questa misura ha solo l’effetto di rinviare di un po’ di tempo gli effetti disastrosi dell’inevitabile crisi indotta dalla pro-ciclicità del sistema bancario che Padoan ha, pare, valutato imminente per l’Italia.
L’altro punto “qualificante” della strategia è la richiesta di “eurobond per gestire le frontiere europee”, una versione riveduta e corretta del “keynesismo militare” già storicamente noto.