Il Commento

Niente di nuovo sotto il sole. Ed è un problema

Niente di nuovo sotto il sole. Ed è un problema

Leggiamo la realtà. A distanza di un anno dall’insediamento del nuovo Governo, i dati macroeconomici dell’Italia ci dicono che…

Il PIL continua a ristagnare, mantenendosi a distanza di 10 anni ancora sotto i livelli pre-crisi. A distanza di 10 anni, l’Italia non ha ancora recuperato la sua capacità produttiva persa nel 2009.

Il tasso di crescita del PIL si attorciglia intorno allo zero e la prospettiva al momento è di continuare a vivere nella situazione di agonia degli ultimi 10 anni.

La spesa in deficit dello Stato italiano nel 2018 è stata, in percentuale, la più bassa degli ultimi 10 anni. Mai l’Italia era stata così rispettosa dei trattati europei.

La stagnazione del sistema economico si manifesta anche nei dati relativi all’inflazione, sempre al di sotto dell’1%.

L’unico sostegno all’occupazione arriva, ancora, dalle esportazioni, che comunque subiscono un calo dopo la crescita degli ultimi anni. Evidentemente la compressione dei salari determinata dalla corsa alle esportazioni ha raggiunto un livello di incomprimibilità tale da non compensare il rafforzamento dell’euro sul dollaro e, di conseguenza, la perdita di mercati per le merci da esportare.

Il dato sulla disoccupazione giovanile mostra un lieve miglioramento, quello sul lavoro part time non subisce nessuna variazione in positivo.

Infine, l’aumento dei prestiti al settore privato e l’aumento del credito al consumo rappresentano un serio campanello d’allarme per il settore privato, se unito alla diminuzione della spesa pubblica. Diminuendo la spesa pubblica diminuisce la ricchezza netta che garantisce e permette la restituzione degli interessi al sistema bancario da parte del settore privato.

In conclusione, a distanza di un anno lo scenario economico resta cupo. Siamo ancora all’interno di un contesto di austerità, con tutte le conseguenze che ne derivano nell’immediato e nel futuro.


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