Sembra ormai concretizzarsi la procedura di infrazione per “eccesso di deficit” dell’UE contro l’Italia, per eccesso di deficit di 3,4 miliardi.
Si conferma ulteriormente come nell’architettura istituzionale europea non esista spazio per modifiche, adeguamenti, ammorbidimenti sui limiti posti alla spesa degli Stati membri. Sfortunatamente l’Italia dimostra, contestualmente, di non avere né in atto né allo studio un “piano B” per sottrarsi al vincolo, né una diffusa volontà politica orientata alla definizione di questo piano. La gabbia macroeconomica continuerà ad operare anche in futuro.