Tra il 2013 e il 2016 è crollato il volume delle obbligazioni bancarie detenute da famiglie italiane, il che è presumibilmente dovuto a un tracollo di fiducia nei confronti delle stesse banche. Sembra quindi che investitori vittime del “bail-in” siano rimasti intrappolati in una barca da cui i topi più vispi avevano già iniziato a fuggire per tempo.