Il Servizio

7 marzo, primo incontro pubblico di Warren Mosler

Venerdì 7 marzo l’Auditorium BCC di Treviglio ha accolto il primo incontro pubblico di marzo dell’economista Warren Mosler,che per tutto il mese svolgerà il ruolo di visiting professor all’Università di Bergamo.

L’evento L’economia italiana e la crisi dell’eurozona. Quali prospettive? organizzato da Università di Bergamo, Rete MMT, Laboratorio per il bene comune, Banche di credito cooperativo, sindacati e altre realtà associative e di categoria è stato così introdotto dal Prof. Lucarelli:

Mosler ha deciso di investire in idee, e starà al pubblico contribuire a realizzare le possibilità proposte dalla “lezione” del nostro ospite.

La presentazione aveva il fine di rispondere a domande, quali “Perché l’economia va male? Cos’é l’austerità? E cosa si può fare?”. Con l’ausilio di slide, esempi pratici e quotidiani, è stato chiarito il concetto di capitalismo, di spesa in deficit e debito pubblico,

Se non c’è la spesa, non c’è produzione, le imprese falliscono, non ci sono posti di lavoro e quindi niente reddito e niente denaro da risparmiare. Il governo ha il ruolo di mantenere l’equilibrio tra chi spende meno del proprio reddito (risparmiatori) e chi spende di più (coloro che spendono il proprio risparmio o chi prende denaro in prestito). Le regole dell’Unione Europea stanno punendo l’Italia per essere un paese di risparmiatori: abbassare prezzi e ridurre salari non serve, solo un taglio alle tasse o un aumento della spesa permette l’equilibrio!

È stato affrontato il tema della Banca Centrale Europea, cosa fa, cosa dovrebbe fare e da dove viene l’euro, affermando che qualunque restrizione che l’Italia ha proviene dalla politica dell’Unione europea, non dal sistema monetario:

La Grecia non ha mai avuto problemi finanziari prima dell’euro, i problemi sono stati creati dall’Europa.

La soluzione che Mosler ha avanzato è quella per cui la BCE deve impegnarsi formalmente a fare tutto ciò che occorre per garantire il debito, e permettere che gli Stati realizzino deficit adeguati a sostenere la produzione, le vendite, la piena occupazione e favorire la prosperità. Ha proposto finanziamenti da parte della BCE di impieghi di transizione:

Garantire uno stipendio minimo per dare la possibilità alle persone di lavorare tutti i giorni anche nei periodi in cui perdono l’impiego nel settore privato, contribuendo alla vita della collettività e dimostrando ciò che sanno fare, in modo da agevolarne il reinserimento nell’impiego nel settore privato.

Ha concluso sottolineando l’importanza della consapevolezza della classe dirigente riguardo alla necessità di avere un certo deficit per mantenere l’equilibrio tra risparmiatori e consumatori, invece di orientarsi a scelte di austerity che portano alla distruzione sistematica della civilizzazione.
L’intervento ha stimolato un’interazione viva di domande, chiarimenti, approfondimenti, opinioni. Il pubblico, attento e attivo, ha risposto con applausi, consultazione del materiale informativo Rete MMT, acquisto di libri e donazioni.

Qui la galleria fotografica

Nei prossimi giorni vedremo Warren Mosler al centro di altri interventi pubblici all’Università di Bergamo, a partire da lunedì 10 alle h 14.30, quando incontrerà Ascom – Confcommercio e Federazione Moda Italia in un incontro aperto al pubblico che avrà come tema È possibile la ripresa del settore terziario in Italia? Analisi e proposte della Modern Money Theory.


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