Sembra sempre più concreta l’ipotesi secondo cui l’Italia supporterà, utilizzando un finanziamento pubblico di 40 miliardi, le sofferenze degli istituti bancari in crisi; per fare questo sarà necessario derogare ai limiti sul deficit e ai divieti di aiuti di Stato. Questo tipo di intervento non è ovviamente risolutivo ed, essendo necessario per alleviare il peso dei crediti deteriorati derivanti dalla contrazione dell’economia indotta dall’austerity, è prevedibilmente destinato a ripresentarsi in futuro, dal momento che le prospettive dell’economia continuano ad essere depresse.
Va evidenziato che costituirebbe l’ennesima dimostrazione che la decisione di sforare limiti di spesa o supportare attività d’impresa è sempre, in ogni caso, esclusivamente una scelta politica (osteggiata dalla Germania, negli sviluppi più recenti del caso in questione).