L'Editoriale

Luis de Guindos, un ministro alla vicepresidenza della BCE

Luis de Guindos, un ministro alla vicepresidenza della BCE

Un politico è stato nominato ai vertici della BCE ed è il Ministro spagnolo delle Finanze Luis de Guindos, che diventa vicepresidente. La nomina di un politico alla vicepresidenza potrebbe favorire la nomina di un tecnico alla presidenza nel 2019, e la Germania punta al falco Jean Weidmann (Bundesbank).

Ma chi è Luis de Guindos? Lo abbiamo chiesto a Stuart Medina Miltimore, attivista di Red MMT España:

De Guindos è un ex-capo di Lehman Brothers in Spagna (capo della divisione spagnola dall’aprile 2006 al settembre 2008) che ha applicato politiche di austerità. Bisogna riconoscere che dal 2013 non ha sistematicamente raggiunto gli obiettivi di riduzione del deficit, e questo è il motivo per cui l’economia spagnola ha iniziato a crescere. Anche così, comunque, le scelte di De Guindos sono state disastrose per la ricerca e lo sviluppo, perché ha distrutto senza pietà il tessuto dei centri di ricerca che è stato faticosamente costruito nei due decenni precedenti. Lascia quindi una terra bruciata in cui un modello di sviluppo economico basato sulla tecnologia è impossibile. Ci ha riportato alla crescita basata sulle bolle immobiliari e sul turismo, un modello economico dannoso e instabile.

Nella percezione dell’opinione pubblica spagnola, la nomina di un proprio ministro alla vicepresidenza della BCE può favorire gli interessi dell’economia spagnola?

Una parte, la più critica con il Governo conservatore, è scandalizzata perché la persona responsabile dell’assoggettamento del Paese alle condizioni del salvataggio bancario ora è nel direttivo della BCE e il denaro servito a salvare le banche non è mai stato rimborsato.

Altri, i sostenitori del Governo, ritengono che fosse giunto il momento che gli Spagnoli avessero posizioni importanti nelle istituzioni europee dato che la Spagna, negli anni, ha perso molto potere a Bruxelles.

Che cosa ti preoccupa di più?

La probabile designazione di Weidmann a capo della BCE. De Guindos è pragmatico, ma non penso che possa compensare il potere del presidente. È noto che Weidmann è un dogmatico dell’austerità. È in grado di portare i Paesi verso un’altra crisi, come nel 2010. Se la BCE si rifiuterà di comprare il debito sovrano, i rendimenti saliranno alle stelle e questo sarà trasferito ai tassi d’interesse delle nuove emissioni di debito. Weidmann è potenzialmente più “velenoso” di Trichet.


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