A ottobre 2015 veniva privatizzato e collocato in Borsa poco più del 30% di Poste Italiane, fino ad allora di proprietà integrale del Tesoro.
Si noti che il 22 marzo Poste pubblica i dati dell’esercizio 2015: ricavi +7,8% e utile netto più che raddoppiato (552 milioni di euro dai 212 milioni del 2014).
Lo Stato quindi si sta “liberando” dei gioielli di famiglia, in altre parole.