La Teoria

Una nuova concezione del debito federale

Una nuova concezione del debito federale

Dopo aver concluso che l’autorità monetaria non ha controllo diretto sull’offerta di moneta, Mosler fa un’analisi del processo attraverso il quale si determina il tasso sui fondi federali e mostra come quest’ultimo tenda rapidamente a zero nel caso in cui il sistema [bancario] incorra in un eccesso di riserve.

Di contro, evidenzia anche come una carenza di riserve a livello sistemico fa sì che il tasso sui fondi federali tenda all’infinito. Le operazioni di mercato aperto semplicemente immettono o drenano riserve quando è necessario e rappresentano uno degli strumenti che consentono di mantenere il tasso al livello desiderato.

Le operazioni di mercato aperto compensano le variazioni nelle riserve causate da diversi fattori che influenzano la base monetaria come le variazioni nei depositi del Tesoro presso la Fed, la fluttuazione, le variazioni nella quantità di valuta a disposizione o le variazioni nell’indebitamento privato. Le operazioni di mercato aperto agiscono come meccanismo stabilizzatore del tasso target sui fondi federali. (Mosler, 1995, p. 11)

Mosler evidenzia inoltre che la spesa realizzata dal Governo [1], la tassazione e l’indebitamento producono un effetto analogo a quello delle operazioni di mercato aperto in quanto come queste influenzano il livello delle riserve nel sistema delle banche commerciali. La spesa pubblica determina un aumento del livello di riserve, mentre tassazione e indebitamento lo riducono. In merito all’indebitamento federale riconosce inoltre l’imperativo che possiamo considerare come una preziosa estensione dell’approccio Post-Keynesiano alla moneta:

Il Governo spende denaro e, poi, prende in prestito quanto non preleva con le tasse poiché la spesa in deficit, se non compensata da indebitamento, causerebbe una drastica riduzione del tasso sui fondi federali. (ibid., p. 12)

Attraverso spesa e indebitamento il Governo, ceteris paribus, aggiunge e drena riserve. Se G > T l’ammontare della spesa pubblica è superiore a quello delle tasse e questo genera un eccesso di riserve nel sistema che spinge il tasso sui fondi verso lo zero. Di conseguenza il Governo è costretto a vendere Titoli di Stato, che drenano riserve, al fine di mantenere il tasso sui fondi al livello desiderato. Mosler ne deriva quindi che la vera ratio dell’indebitamento non è il finanziamento della spesa pubblica non coperta dal gettito fiscale. Si tratta semplicemente di un meccanismo a sostegno del tasso d’interesse:

Il debito federale è definito come l’ammontare complessivo di dollari che nel corso del tempo sono stati drenati dal sistema bancario per mantenere il tasso sui fondi federali al livello target. Un nome appropriato per tale tasso sarebbe IRMA – Interest Rate Maintenance Account. (ibid., p. 14)

Grazie alla sua esperienza Mosler ha compreso che per il settore privato non fa alcuna differenza se a offrire Titoli è la Banca Centrale o il Tesoro attraverso il conto di cui è titolare presso di essa. L’unica differenza è nella modalità di contabilizzazione degli stessi sul libro mastro del Governo, ma questo non ha alcuna conseguenza per il sistema bancario privato. Pertanto Mosler non descrive l’emissione di debito sovrano come un’operazione di finanziamento ma semplicemente come un’opportunità offerta ai risparmiatori privati per guadagnare un interesse sui depositi (sulle riserve in eccesso) che, in caso contrario, non ne frutterebbero alcuno!

Mosler sottolinea ulteriormente:

Quando il saldo federale è in avanzo il Governo federale non ha una maggiore quantità di moneta a disposizione rispetto a quando è in deficit. In ogni caso la spesa federale aggregata è quella che il Governo decide debba essere. Non esiste alcun limite finanziario intrinseco. […] La quantità di moneta a disposizione del Governo federale è indipendente dal gettito fiscale e dal debito federale. […] Le uniche restrizioni finanziarie in un sistema monetario fiat sono autoimposte. (Mosler, 1995, p. 5)

 

Note dell’Autore

1.^ Con il termine “governo” Mosler intende l’unione della Banca Centrale e del Tesoro quali agenzie di uno stesso Stato.

 

Originale pubblicato nel giugno 1996

Traduzione a cura di Andrea Sorrentino, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo


Crediamo nella libera circolazione del sapere. Ogni nostro progetto è fruibile gratuitamente e realizzato in forma volontaria dagli attivisti di Rete MMT Italia. Se ti è piaciuto, premiaci con una libera donazione.

Commenta