Dopo aver chiuso il 2016 con un valore medio indice di deflazione per la prima volta dal 1959 (-0,1%) l’Italia vede, a fine 2016, un accenno di aumento dell’inflazione (0,7% al netto dei beni energetici).
Sfortunatamente non è un segnale positivo derivante da una ripresa generalizzata dell’attività economica in Italia.
L’analisi per settori indica che l’inflazione di dicembre è dovuta principalmente all’accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), e degli Energetici non regolamentati.
La lettura dei dati relativi al prezzo del petrolio nel 2016 evidenziano un incremento di prezzo di circa +70% nel corso dell’anno. L’aumento del livello dei prezzi in trasporti ed energetici sembra quindi essere dovuto al riversarsi dell’incremento del prezzo del greggio sul livello dei prezzi di produzione, e non ad una ripresa significativa della domanda interna.