Tsipras ha l’inderogabile necessità di soddisfare le pretese ed il piano di “riforme” (leggasi “privatizzazioni”) imposto da creditori e Troika e procede, quindi, con un rimpasto di governo e la sostituzione dei ministri più ostili, anche solo potenzialmente, al progetto.
La finalità sembrerebbe quella di riuscire a far riammettere i bond greci nel programma QE della BCE, il rischio è che l’operazione termini come nella nota storia:
L’intervento chirurgico è perfettamente riuscito, ma il paziente è morto