Le spinte deflazionistiche sono saldamente all’opera nella realtà economica in Italia, con l’indice dei prezzi di produzione che ha registrato -3,3% a Novembre.
Il mondo delle “aspettative” è quello più influenzabile da fantasie contingenti, e come è visibile le aspettative dei consumatori restano elevate:
Con un incremento notevolissimo del credito al consumo nel corso dell’ultimo anno, che è stato probabilmente favorito dalla regolarizzazione di contratti precedentemente “in nero” che ha reso “meritevoli di credito” lavoratori precedentemente esclusi dalla fiducia bancaria.
Questo, accanto all’aumento delle “aspettative” si è tradotto in un moderato accentuarsi del trend di incremento della spesa per consumi
per cui sembra plausibile che quello che è presentato come “ripresa” (0,2% di incremento PIL) non sia niente di strutturale, ma sia connesso piuttosto a una fragile fiammella di incremento dell’indebitamento che alimenta i consumi privati e non promette niente di buono.
[…] di Daniele Basciu – ReteMMT […]