Il Servizio

Pavlina Tcherneva: “L’Eurozona è un passo indietro nell’evoluzione della macroeconomia”

Pavlina Tcherneva durante il seminario "Eurozone in Crisis" all’Università di Bergamo

Giornata intensa oggi per la Prof.ssa Pavlina Tcherneva all’Università degli studi di Bergamo.

Partendo dalla situazione economica dei Paesi dell’eurozona, ne ha ripercorso i passaggi fondamentali, evidenziando quanto la struttura dell’eurozona e l’austerità rappresentino un passo indietro nell’evoluzione delle politiche macroeconomiche:

Non si lascia che un Paese perda il 25% del Pil per una recessione, queste cose succedevano prima del 1929. Sappiamo come evitare questi disastri!

La professoressa continua illustrando i Cattivi dell’Europa: la Grecia è, infatti, il cattivo nella narrazione dei media. Infatti il suo deficit importante nella bilancia commerciale è considerato un “peccato capitale” dall’ideologia neomercantilista europea.

Ma se la Grecia è il cattivo, necessariamente ha un cattivo complementare che è la Germania: per poter esserci un Paese esportatore netto, necessariamente deve esistere un altro importatore netto.

La ricercatrice del Levy Institute rimarca:

L’Eurozona non solo non ha lasciato che gli stabilizzatori automatici tamponassero la mancanza di domanda aggregata, ma addirittura ha peggiorato la situazione con l’austerità!

La spiegazione agli studenti dei saldi settoriali si è alternata alla lettura dei rapporti di forza interni all’UE e ad un confronto costruttivo con i professori Variato e Lucarelli.

La settimana prossima Rete MMT pubblicherà le slide della relazione, con il relativo commento tradotto in italiano.

Prossima tappa: Università Cattolica di Milano.


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