Il Commento

Leave

Il quesito proposto nella scheda era semplice e chiaro:

Should the United Kingdom remain a member of the European Union or leave the European Union?

(Il Regno Unito dovrebbe restare un membro dell’Unione europea o dovrebbe lasciare l’Unione europea?)

Gli inglesi hanno deciso per il Leave, la Gran Bretagna lascia l’Unione europea. I cittadini britannici hanno confermato l’adesione all’Unione europea tramite un referendum nel 1975 e ne escono grazie ad un referendum. Quello che è cambiato tra una consultazione e l’altra? La conoscenza diretta dell’Unione europea.

La Gran Bretagna ha votato Leave. Ci sono state nella notte scene di rivolta a Londra? Avete visto europeisti occupare le istituzioni a difesa del pericolo democratico? I sostenitori del Remain non sembrano essere stati travolti dalla paura.

Ci dobbiamo aspettare corse agli sportelli bancari per prelevare sterline per il timore che non valgano nulla nei prossimi giorni? La polizia starà presidiando banche e uffici postali dagli attacchi dei pensionati che temono per le loro pensioni? Per ora sembra proprio di no.

Nei giorni scorsi non siamo entrati volutamente nel merito dei contenuti delle due posizioni, perché il nostro punto di vista è diverso; il nostro orizzonte è la piena occupazione, che non è stata una preoccupazione né per un fronte né per l’altro. Ma oggi la questione è un’altra: gli elettori hanno scelto Leave nonostante un clima di terrore mediatico in cui tutte le istituzioni hanno minacciato catastrofiche conseguenze:

  • Rischio di recessione
  • Aumento della disoccupazione
  • Pensioni a rischio
  • Eliminazione di qualsiasi servizio (welfare, università, ecc) per i cittadini comunitari presenti in UK
  • Isolamento commerciale

Tutte scelte politiche e non ineluttabili destini per uno Stato monopolista della valuta come la Gran Bretagna. Fuori o dentro dall’Unione europea. Eppure il fronte del Remain ha utilizzato ogni superstizione economica per creare un clima di paura di fronte al cambiamento.

E che ora si apra il dibattito nel lato più oscuro dell’Unione europea: l’Eurozona.

 


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