La notizia della settimana si commenta da sola: l’ennesimo tecnocrate europeo viene assunto da Goldman Sachs poco prima o poco dopo aver rivestito un incarico di Governo UE. Come già Monti, Draghi, Romano Prodi, etc.
L’operazione è trasparente e nota, costituisce evidenza oggettiva della diffusa subordinazione dei ruoli di vertice UE agli interessi dei centri finanziari globalizzati, in totale assenza delle più minime misure di cautela istituzionale, anche solo formale.
L’UE si dimostra totalmente ammalorata e irriformabile, funzionale alla globalizzazione finanziaria nella sostanza e, oramai, anche nella forma.