L’UE conferma un’aspettativa di crescita attesa dell’1%, per l’Italia, per l’anno a venire. Se anche dovesse essere confermato, il valore si preannuncia assolutamente inadeguato a innescare un minimamente significativo incremento dei livelli occupazionali attuali rispetto ai valori attualmente riscontrabili.
L’attenzione di Padoan è comunque rivolta all’incassare i “riconoscimenti per gli sforzi sul debito”, piuttosto che verso un impegno effettivo per la riduzione della disoccupazione.