Più che ristagnare, il commercio interno sembra ormai sprofondato nelle sabbie mobili, con un dato di dicembre 2016 di -0,7% rispetto a novembre 2016, e -0,6% rispetto a dicembre 2015.
Il dato è coerente con la dinamica in corso di rilancio dell’export basato sulla compressione dei salari, e la conseguente stagnazione/decadenza della capacità d’acquisto di beni al dettaglio da parte dei lavoratori (senza far menzione ovviamente dei disoccupati, la cui capacità d’acquisto resta nulla e invariata).