Il Commento

Il Taboo della Mazzucato

Pensate che potreste riuscire a parlare a lungo di “infarto“, sforzandovi di NON PRONUNCIARE MAI le parola “cuore, cardiologo, ospedale”?

Oppure, riuscireste a parlare di “spesa pubblica” di Italia, UK, USA, senza mai pronunciare moneta, euro, lira? No? Impossibile, vero?

Non per Mariana Mazzucato, che lo ha fatto per un’ora, in pre-prima serata su La7, durante la trasmissione Otto e mezzo, con l’aiuto del suo interlocutore: il grande economista Giavazzi, detto l’Oracolo di Milano.

La crisi del mercato ipotecario americano è seria, ma difficilmente si trasformerà in una crisi finanziaria generalizzata.

[F. Giavazzi, 4.8.2007]

I due hanno parlato del ruolo dello Stato in economia. Giavazzi, come è noto, sostiene che lo Stato deve tagliare la spesa nell’economia; Mazzucato sostiene invece che lo Stato deve spendere ed investire in ricerca e innovazione, e su questo tema ha pubblicato The Entrepreneurial State” – Lo Stato imprenditore, di cui il Prof. Alain Parguez ha scritto:

Libro meraviglioso, che difende la proposizione centrale di rifiuto a tutti i limiti esogeni ai deficit pubblici e al debito pubblico, fintanto che riflettono i migliori investimenti infrastrutturali possibili e fintanto che lo Stato non si indebita verso le banche private.

Per un’ora, UN’INTERA ORA, ci si aspettava da un momento all’altro che venisse fuori la verità.

Ma in tutta, TUTTA questa discussione che ha toccato dei toni surreali, né l’uno né l’altra hanno toccato gli argomenti moneta, euro, lira. Un’ipotesi è stata che i due conoscessero poco di moneta e debito, e pertanto evitassero l’argomento; sicuramente vero per Giavazzi, meno per Mazzucato:

wray e mazzucato

Abbiamo assistito non a un dibattito economico, ma ad una performance da artisti del linguaggio: parlare di qualcosa per un’ora, senza mai nominarla.

E così, il profano che ha assistito all’intera trasmissione per capire perché USA, UK e addirittura paesi emergenti possano spendere (come spiega Mazzucato) mentre l’Italia no (come spiega Giavazzi), alla fine non è riuscito a capire niente. Che è quello che voleva Lilli Gruber, a giudicare dal sorriso soddisfatto con cui annuiva alla danza dei suoi ospiti intorno al mistero del fuoco, che è rimasto custodito al sicuro:

twt mazzucato

C’era questo giochino di società, qualche anno fa, si chiamava “Taboo – le parole proibite”:

Scopo del gioco è far indovinare ai membri della propria squadra una parola, senza però pronunciare una delle cosiddette parole tabù, ossia un elenco di cinque parole correlate a quella da indovinare. Ad esempio, per far indovinare la parola “Arresto”, non si potranno utilizzare “Polizia, “Stop”, “Liberare”, “Imprigionare” e “Manette”.

Secondo me, Mariana Mazzucato vinceva sempre.


Crediamo nella libera circolazione del sapere. Ogni nostro progetto è fruibile gratuitamente e realizzato in forma volontaria dagli attivisti di Rete MMT Italia. Se ti è piaciuto, premiaci con una libera donazione.

Commenta