Ieri pomeriggio a Rimini le 200 persone che hanno partecipato all’incontro che si è svolto all’ITForum dal titolo “… perché non possiamo creare moneta come fa Draghi, ma per ridurre le tasse?” possono affermare di aver vissuto un pomeriggio da “favola”.
Non parliamo di favole a lieto fine ma di una favola che stigmatizza il comportamento degli uomini. Tre i relatori dell’incontro organizzato da Giovanni Zibordi con la collaborazione di Rete MMT e di ME-MMT. Il seminario è stato introdotto con la proiezione di uno stralcio di “Primavera Economica“, il docufilm realizzato da Rete MMT.
Il primo relatore, Warren Mosler, ha descritto e spiegato l’inutilità delle politiche europee: inutili politiche monetarie, politiche fiscali d’austerità e politiche pro-export incompiute. Tutte destinate al fallimento, capaci solo di peggiorare la crisi economica in corso.
Giovanni Zibordi ha ragionato sul tema dell’incontro supportando il suo intervento con i grafici del suo ultimo lavoro: “Perché non possiamo creare moneta per ridurre le tasse?” È sotto gli occhi di tutti che lo Stato, con la Banca Centrale, possa creare e spendere tutta la moneta necessaria, e non lo fa solo per scelta politica.
Infine è intervenuto il terzo relatore: Alfredo D’Attorre, parlamentare del PD. Il suo intervento è stato della stessa ferocia e sincerità del bambino della favola di Hans Christian Andersen: I vestiti nuovi dell’imperatore. Con estrema lucidità ha puntato il dito sul Governo (il suo Governo) definendo fallimentari tutte le politiche di austerità introdotte e definendo il sistema dell’euro come il vero sistema anti-Europa che di per sé costituisce un serio problema di assenza di democrazia all’interno degli Stati Europei.
Il giovane parlamentare D’Attorre davanti al pubblico dell’ITForum ha puntato il dito: il Governo è nudo!
Oggi sappiamo che anche nella stessa classe politica c’è chi vede la misera nudità e inutilità delle politiche recessive che se non saranno radicalmente rovesciate continueranno a far peggiorare le condizioni di vita della collettività. I “bei vestiti” delle politiche economiche di “austerità espansiva” non esistono. Da oggi il re sa di essere nudo, e la favoletta che è stata raccontata per anni può avviarsi alla conclusione.