Se le politiche economiche attuate in Eurozona a seguito della crisi del 2008/2009 avessero avuto un qualche successo sarebbe ragionevole attendersi una riduzione, dal 2009 al 2014-15, delle persone che si trovano a rischio povertà.
Ma il dato dimostra che la percentuale di persone a rischio povertà è rimasta nel migliore dei casi invariata, ma è aumentata in numerosi Paesi: Italia, Spagna, Portogallo, Bulgaria, Lettonia, Svezia, e naturalmente Grecia. In particolare in Grecia un’analisi sociologica recente ripresa dal Washington Post mette in luce che la diffusione della povertà sta portando le prostitute ad offrirsi per quattro euro l’ora.
Effetto nitido della trasformazione dell’economia europea in un sistema export-oriented, con impoverimento complessivo dell’economia interna.