Il Commento

Il Giappone nuovamente in recessione

Giappone nuovamente in recessione

Tra Luglio e Settembre il Giappone è ricaduto in recessione tecnica. Secondo Hiroshi Shiraishi di BNP Paribas, intervistato su Reuters:

… le prime due frecce dell’Abenomics – stimolo monetario e fiscale – hanno fatto guadagnare tempo, ma il Giappone ha fallito nel fare progressi con le dolorose riforme necessarie per il suo potenziale di crescita.

Ma non si tratta, come sostiene Hiroshi, di un problema di “mancate riforme”. L’attuale recessione del Giappone era stata prevista per tempo e a più riprese tra il 2013 e il 2014, con analisi fondate sugli strumenti MMT. Si può riassumere sinteticamente con:

  • Inefficacia dello strumento monetario, e soprattutto
  • Insufficienza dei deficit

Il Giappone presenta elevata propensione al risparmio da parte del settore privato (nell’ordine del 20% del reddito disponibile da parte dei lavoratori) , e né il saldo export-import né la spesa in deficit da parte del settore pubblico sono adeguate a compensare le riduzioni di domanda aggregata interna che derivano da tale risparmio. Le “riforme” invocate avrebbero dovuto, quindi, rendere più competitivi gli esportatori; “dolorose” in quanto la competitività nell’export sarebbe stata raggiunta comprimendo retribuzioni, condizioni di lavoro, etc. come nella ricetta tipica delle economie export-oriented. E come tutte le economie export-oriented il Giappone soffre, al momento, della contrazione della domanda nei paesi destinatari del suo export, come la Cina.

Japan workers' savings

Scarica il Pdf impaginato per la stampa!


Crediamo nella libera circolazione del sapere. Ogni nostro progetto è fruibile gratuitamente e realizzato in forma volontaria dagli attivisti di Rete MMT Italia. Se ti è piaciuto, premiaci con una libera donazione.

Commenta