Il Bollettino Economico MMT

Bruxelles e Renzi: il gioco delle parti della manovra finanziaria italiana

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Il dibattito Renzi-Bruxelles riguardo alla manovra finanziaria italiana 2017 è presentato ed interpretato sui media come furioso, ma da un punto di vista sostanziale è inconsistente. Il nodo del contendere è un valore indicativo di circa 0,4% di “flessibilità”: 2,2, 2,3% contro l’1,8% atteso. Si tratta di 0,5% di deficit “extra”, a fronte di un valore necessario, per ripristinare livelli adeguati di domanda aggregata, che si colloca probabilmente intorno al 7-8%.

Il dibattito “furioso” soddisfa così due esigenze: l’esigenza elettorale di Renzi, e l’esigenza tecnocratica di Bruxelles, che mantiene saldamente l’Italia al di sotto del 3% di rapporto deficit/PIL, come nota correttamente l’economista ex-Bruegel (il think tank a presidenza Mario Monti) Marzinotto.


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