Warren Mosler sottolinea come i fondamentali dell’Euro legati agli elementi strutturali dell’economia reale siano estremamente solidi:
L’Eurozona ha un significativo surplus delle esportazioni rispetto alle proprie importazioni, e sia i tassi di interesse negativi che il Quantitative Easing rimuovono euro dall’economia, a cui si aggiunge il fatto che la deflazione *è* una valuta che si rafforza. Tutti questi fattori spingono l’euro verso il rialzo.
Allora perché l’euro si deprezza rispetto al dollaro?
Il motivo sono le vendite di euro (a seguito delle dichiarazioni recenti di Draghi sul QE) da parte dei gestori di portafoglio dei grossi fondi internazionali di investimento, che temporaneamente riescono a spingere in senso contrario a quello in cui operano le forze fondamentali sopra elencate.
Nel momento in cui queste vendite (che non potranno durare indefinitamente) termineranno si avrà l’inversione, il rialzo dell’euro verso il dollaro, la riduzione delle esportazioni (che risulteranno meno convenienti da acquistare per i paesi extra-eurozona) e le conseguenti ricadute sull’economia reale.