L’Indice dei Prezzi al Consumo Core [1] dell’Eurozona è sceso allo 0,9% su base annua, al di sotto delle stime concordate (rispetto a una stima dell’1,0%). L’inflazione dell’indice PCE [2] degli Stati Uniti – misura dell’inflazione preferita dalla Fed – è arrivata all’1,4%, il livello più basso del suo andamento negli ultimi cinque anni.
Non mi potete ingannare: non c’è traccia della Curva di Phillips [3].
Note del Traduttore
1.^ CPI Core: Vedi Borsaitaliana.it
2.^ PCE: Personal Consumption Expenditure, indice dei prezzi per la spesa in consumi personali.
3.^ La Curva di Phillips, uno dei pilastri portanti delle politiche neoliberiste, mette in relazione il tasso di inflazione con il tasso di disoccupazione: quando diminuisce la disoccupazione aumenta l’inflazione. Secondo gli economisti a favore della Curva di Phillips, è necessario un tasso di disoccupazione tale da evitare un’accelerazione dell’aumento dell’inflazione. Ma i dati macroeconomici smentiscono in modo clamoroso Phillips, in quanto in questi anni il tasso di disoccupazione negli USA e in Europa si è ridotto e l’inflazione è scesa.
Commento di David P. Goldman pubblicato il 1 dicembre 2017
Traduzione a cura di Stefano Sanna