L’agenzia di rating Fitch prevede per l’Italia una crescita dell’1% nel 2016, a fronte dell’1,6% che era stato previsto dal Governo.
Come segnalavamo un mese fa, il modesto incremento dei consumi privati sostenuto da un certo aumento dell’indebitamento si dimostra così inadeguato a risollevare strutturalmente l’andamento dell’economia italiana e si avvia a esaurire la ridotta spinta propulsiva già espressa. In prossimità del fallimento appare più nitida quella che era la scommessa di Renzi: incrementare i consumi privati attraverso un incremento dell’indebitamento privato, in modo tale da indurre un incremento del PIL che non passasse per un ampliamento dei deficit pubblici.
Sembra non stia funzionando.