Cari partiti, siccome il debito pubblico deve esistere per forza e può essere anche molto grande, fissatevi bene questo principio:
il debito pubblico italiano non deve essere ridotto, bensì garantito.
Il concetto è semplice, ve lo spiego. Il nostro debito pubblico è denominato in €. Il monopolista dell’€ è la Bce che, quindi, ne effettua l’emissione. Per gli Stati che adottano l’Euro lo stesso rappresenta una moneta straniera sulla quale non possono esercitare alcun potere.
La Bce è, quindi, l’istituzione che, essenzialmente, dovrebbe garantire l’insieme dei debiti pubblici denominati in €, semplicemente perché dispone del potere di emissione della valuta.
In altre parole la Bce dovrebbe dire a tutti i risparmiatori/investitori, sancendolo per iscritto, che qualora i singoli Stati non fossero in grado di onorare il proprio debito pubblico, quest’ultimo verrebbe saldato grazie ad un intervento della stessa Bce che, si rammenta, sostanzialmente può creare in qualsiasi momento quanti € vuole. Dinanzi ad una garanzia del genere, formalizzata in un provvedimento normativo, nessun risparmiatore/investitore negherebbe la fiducia a qualsiasi Paese dell’Eurozona, perché il rischio default sarebbe estinto. Altresì i differenziali di rischio tra i titoli di Stato emessi dai differenti Stati sarebbero di fatto eliminati, portando i rendimenti verso un livellamento.
Da tal momento tutti gli Stati che hanno la necessità, l’impellenza e l’assoluta urgenza di rilanciare l’economia, attraverso significative misure di stimolo quali la riduzione dell’imposizione fiscale e la ripresa degli investimenti pubblici, avrebbero la possibilità di riattivare la ripresa, perché troverebbero facilmente le risorse finanziarie a tale scopo. Quindi cari partiti politici, la prima e più importante riforma sulla quale convergere in Italia ed in Europa è proprio quella appena descritta, pertanto fissatevi questo principio:
il debito pubblico italiano non deve essere ridotto, bensì garantito.