Tra le principali motivazioni dichiarate alla base dell’introduzione dell’euro veniva presentata l’aspettativa di “convergenza” tra le economie partecipanti, in particolare un allineamento delle più svantaggiate rispetto alle più progredite.
Nelle rilevazioni recenti pubblicate su Bloomberg risulta evidente come le divergenze nord-sud Europa si siano non alleviate in quindici anni di eurozona, ma addirittura consolidate e rafforzate, e l’Italia nel contesto dei Paesi “a rallentatore” sia tra quelli più duramente colpiti dal divario crescente.