L'Editoriale

Per un pugno di dollari

Per un pugno di dollari

La guerra non ha una sua economia, ovvero particolari leggi economiche che la differenziano rispetto alle situazioni di pace.

Sono le politiche economiche che si differenziano perché dettate da interessi completamente diversi. In questo triste differenziarsi tra scellerate politiche di guerra e austere politiche di pace emerge in modo più chiaro la comprensione di aspetti macroeconomici che normalmente non appaiono così chiari.

La Modern Money Theory ha sempre spiegato come la vera ricchezza stia nel riuscire a importare beni reali a fronte di beni finanziari, ovvero in cambio di moneta.

Uno Stato che vende i suoi beni reali in cambio di moneta è uno Stato che si impoverisce. Tutto questo sembra incomprensibile nella logica attuale, in cui il mantra del mainstream economico spinge verso le esportazioni per aumentare il profitto delle grandi aziende, ma la situazione finanziaria della Russia oggi ci dimostra quanto afferma la MMT.

La Russia negli ultimi anni ha venduto all’estero le sue risorse naturali – gas e petrolio – in cambio di asset finanziari per crearsi una riserva monetaria, soprattutto in dollari.

Ebbene oggi questi dollari, che sono semplici bit nel computer della FED americana, non possono essere utilizzati perché bloccati. Oggi per la Russia quei dollari non valgono nulla.

La Russia si è privata di beni reali per avere nulla in cambio. In condizioni estreme emerge la stupidità delle politiche orientate alle esportazioni.

Il loro vero scopo è quello di creare profitti elevati alla grande imprese, ma così facendo impoveriscono uno Stato che potrebbe invece scambiare beni reali con altri beni reali per far crescere il livello di benessere dei propri cittadini. La Russia, anziché detenere dollari nelle casse della FED, poteva utilizzarli per comprare subito quello che serviva per aumentare il benessere dei propri cittadini, dal settore alimentare a quello sanitario, scolastico e culturale.

Sempre con lo stesso metro di misura della MMT possiamo leggere in modo diverso il contributo della Russia al PIL mondiale: seppure da un punto di vista finanziario la Russia abbia un contributo pari “solo” al 2%, in termini di risorse reali vale l’11% del petrolio, il 17% del gas naturale, il 19% della produzione mineraria e l’11% della produzione di grano. Un peso ben diverso e soprattutto decisivo per contribuire al welfare mondiale.

La follia della guerra è anche questo: rivelare le follie economiche perpetrate in tempo di pace. Non vogliamo nessuna guerra, nemmeno quando rivela la realtà delle cose. Vogliamo la conoscenza in tempo di pace e prosperità.


Crediamo nella libera circolazione del sapere. Ogni nostro progetto è fruibile gratuitamente e realizzato in forma volontaria dagli attivisti di Rete MMT Italia. Se ti è piaciuto, premiaci con una libera donazione.

Commenta