La Teoria

MMP Blog #39: MMT per gli Austriaci II: disaccordi tra persone ragionevoli (4)

MMP Blog #39: MMT per gli Austriaci II: disaccordi tra persone ragionevoli (4)

Tema Due: la MMT ignora la corruzione nel Governo.

Carney: È un peccato che un tipo acuto come Wray non capisca che la “sfera pubblica” è quasi sempre un [nome in] codice per interessi privati espressi attraverso il potere politico.
Ok, ma anche JKH si dice che sia “acuto”, quindi non sono certo se ciò vada inteso come un complimento o come un insulto. Wray riconosce il fatto che gli interessi privati siano espressi attraverso il potere politico? Ignora cosa stia accadendo a Washington, dove le amministrazioni Bush, Clinton, [di nuovo] Bush e Obama hanno consegnato non solo Washington, ma virtualmente la nostra intera economia, ai bankster di Wall Street? A NEP ci siamo lasciati completamente sfuggire i problemi di corruzione?

Sono pochi gli economisti (e di certo nessuno degli pseudo-economisti di MMR) che hanno scritto di più sulle frodi perpetrate da Wall Street e sulle “porte girevoli” manovrate da tutte queste amministrazioni, che hanno consegnato fondamentalmente lo staff del Tesoro e così pure quello della Casa Bianca agli interessi della finanza. E non si tratta di una preoccupazione nuova – ho scritto anche riguardo alla truffa e al coinvolgimento dei funzionari del Governo nella crisi delle Savings & Loan [1] (ammetto di essere stato fin troppo scettico nei riguardi della risposta di Bush senior – sapevo poco del fatto che un tizio di nome Bill Black avrebbe giocato un ruolo di primo piano nella soluzione di quella crisi, contribuendo a sbattere mille furfanti dietro le sbarre; in confronto a Clinton e a Obama, Bush senior è uscito da quella crisi in modo relativamente pulito).

E non so come si possa descrivere Bill “Antifrode” Black, uno dei principali collaboratori di NEP – che letteralmente ha “scritto il libro” sulla frode bancaria – come qualcuno che non comprende che gli interessi politici si esprimono tramite il potere politico. Veramente Carney crede che tutti noi abbiamo lasciato lo scetticismo alla porta promuovendo un ruolo positivo per la politica pubblica?

A dire il vero sono rimasto deluso, e persino inorridito, da gran parte delle politiche del Governo federale statunitense dai giorni di LBJ [2]. Ammetto di aver creduto allo splendido periodo di presidenza di John F. Kennedy quand’ero bambino, e ricordo l’istante esatto in cui colui che viveva nelle vicinanze della scuola mono-locale che frequentavo irruppe nell’aula per annunciare, nel pomeriggio del 22 novembre 1963, che era stato ucciso (non avevamo il telefono e neppure l’acqua corrente; e i nostri libri di testo erano gloriosamente antiquati, così che non dovessimo preoccuparci della seconda Guerra Mondiale e degli sviluppi post-bellici – c’erano solo 48 Stati da ricordare, 7 pianeti da studiare, e 31 nomi di Presidenti – fino ad Hoover – da memorizzare). Mentre la maggior parte della classe esultò (in parte per l’annuncio successivo che saremmo andati a casa, ma principalmente ciò era dovuto alla politica dei piccoli Rick Santorum [3], miei amici di scuola), il mio mondo andò in frantumi. La mia famiglia, allora, era “con LBJ fino in fondo” finché non iniziò la guerra contro il Vietnam – e da quel momento in avanti non fui mai confuso sulla questione dell’influenza degli interessi privati sull’interesse pubblico. Andiamo, dopotutto il Presidente successivo fu Tricky Dick – che portò la guerra in casa per attaccare la gioventù della nostra Nazione. E dopo ci fu il declino. All’epoca, non immaginavo che avrei ripensato a Tricky Dick come – discutibilmente – il presidente più progressista dell’ultimo mezzo secolo. Vergogna a quelli che lo seguirono.

Tema Tre: Non esiste un interesse pubblico.

La pretesa di Carney va molto più in là – rifiuta il concetto di interesse pubblico ed afferma che il contributo del Governo all’economia è pressoché nullo.

Carney: Sospetto che la maggior parte della spesa pubblica sia socialmente devastante ed economicamente dannosa e che quasi tutta la spesa pubblica discrezionale sia ampiamente corrotta; questo sembra preoccuparli meno. Il “giusto livello di spesa” pubblica per me è molto più basso del loro (Randall Wray, uno dei principali accademici MMT, sostiene che il Governo dovrebbe spendere il 30% del Pil! Dio ce ne scampi!).

Ok, sembrando molto Rick Santorum, Carney si appella alla religione per salvarci da quegli atei dei Keynesiani MMT che esortano l’interventismo dello Stato. Ora, a dire il vero non ho mai sostenuto che il Governo “dovrebbe spendere” il 30% del Pil. Il mio intero articolo stava sostenendo che non ha alcun senso focalizzarsi su rapporti [deficit/Pil] del genere. Al contrario, ho chiesto che tutti noi mettessimo sul piatto quelle che ciascuno crede siano attività proficue per lo Stato. Il mio punto fondamentale era che, anche nel caso in cui dovessimo realizzare tutti quei programmi progressisti intrisi d’utopia, staremmo comunque al di sotto del 30% del Pil. Il mio intero ragionamento, pertanto, era esattamente opposto a quanto sostenuto da Carney nella sua accusa – la mia approssimazione percentuale del livello di spesa serviva a dimostrare che continueremmo comunque ad avere una spesa pubblica tutto sommato ridotta, specie se confrontata con quella di tutti gli altri Paesi capitalistici – persino se applicassimo l’intera lista dei desideri progressista. E il mio obiettivo era quello di evidenziare a quanto ammonta realmente la spesa pubblica, così che i nostri amici Austriaci ci potessero dire quali sono esattamente i programmi da tagliare.

Sfortunatamente, essi rispondono in modo solo approssimativo – proprio come i candidati Repubblicani all’opposizione, che si rifiutano di dirci cosa taglieranno nella certezza che le loro idee non hanno quasi nulla in comune con quelle del pubblico americano. Invece, essi si schierano a favore di un Governo “evanescente” [non interventista] senza dirci cosa taglierebbero, semmai, e cosa manterrebbero.

Carney: Per la cronaca, dovrei dire che sono molto più libertario dei ragazzi di MMR. Forse sono un Neo-MMRer.

Di nuovo, voglio essere chiaro. Le persone ragionevoli possono non essere d’accordo – era quello il motivo principale del mio pezzo “MMT per gli Austriaci”. I libertari desiderano un intervento pubblico molto più limitato. Non ho alcun problema con questo. Andate avanti, mostrate la vostra ideologia estrema. Elencate quali sono i programmi che supportate e lasciate che calcoliamo il totale. Dite quello che taglierete. Assumetevene la responsabilità. Sarete bruscamente rifiutati dal 99% della popolazione che può capire da che parte state.

Ma Carney sembra sostenere molto più di questo. Quanto afferma si avvicina a sostenere che per il Governo non esiste assolutamente alcun ruolo.

Carney: Ciò che Brooks coglie e Wray si perde, comunque, è che le priorità della spesa pubblica sono economicamente nocive. Quando le risorse vengono spostate “nella sfera pubblica”, sono usate per realizzare fini politici anziché fini “pubblici”. Sono cioè usate per soddisfare le richieste di gruppi di potere che influenzano legislatori e regolatori. Questo divario nella comprensione è una di quelle cose che ha dato origine al movimento post-Modern Monetary Theory del Modern Monetary Realism.

In quanto affermazione ideologica, non ho alcun problema con essa. Le persone ragionevoli possono non essere d’accordo. È il credo di Carney che il Governo non possa fare proprio nulla di positivo. Ma lui si spinge oltre, proclamandolo un fatto e non ideologia:

Carney: Non si tratta di ideologia. Queste sono le conclusioni di decenni di indagini sul modo in cui opera il Governo. Come amate dire in altri contesti, ragazzi, il lavoro l’abbiamo già fatto noi per voi. Leggete il libro di mio fratello.

Quindi, secondo Carney, decenni di indagini rivelano che “le priorità della spesa pubblica sono economicamente nocive”.

Nel mio post su NEP ho dettagliato esattamente cos’è la spesa pubblica, suddivisa nei principali programmi. Sono solo tre le aree di spesa principali ampie abbastanza da fare una grande differenza nel bilancio complessivo: la Difesa, Medicare [5] e la previdenza sociale. Se stiamo parlando delle “priorità”, quindi, stiamo parlando di queste aree. Nel mio articolo, ho raccomandato una sostanziosa riduzione del settore della Difesa (che ritengo sia economicamente, politicamente e moralmente nocivo) – quindi, quando Carney sostiene che io “mi perdo” il fatto che le priorità di spesa sono “nocive”, si sta evidentemente riferendo a Medicare e alla previdenza sociale.

Davvero Carney crede che accreditare il conto bancario di qualche vedova novantenne così che possa permettersi di vivere in modo più o meno dignitoso grazie alla previdenza sociale sia “economicamente nocivo”? Qual è la prova economica a sostegno di quest’affermazione? Si riferisce agli incentivi? Senza la previdenza sociale, sarebbe incentivata e disponibile a lavorare – forse per Burger King? O [Carney] preferisce il modello del terzo mondo – starebbe seduta su una coperta a vendere “Chiclets” (gomme da masticare) e si tufferebbe nelle discariche alla ricerca di rimasugli di cibo? [Carney] Vorrebbe allineare gli incentivi in maniera appropriata, togliendole il sussidio della previdenza sociale? Per favore, Carney, dicci come possono i sussidi della previdenza sociale provocare un danno all’economia e con cosa li rimpiazzeresti.

E anche le persone con disabilità, che riscuotono i sussidi della previdenza sociale? Vivevo in Messico, e ricordo la “rete di sicurezza” per l’uomo senza gambe che ogni giorno doveva attraversare corsie trafficate per raggiungere il “suo” posto dove elemosinava spiccioli. Questa è la soluzione del “libero mercato” alle disabilità. È questo il futuro che vede Carney per i nostri cittadini con disabilità?

O è Medicare – assistenza medica per i nostri anziani – ad essere “economicamente nocivo”? In che modo? E quale sarebbe l’alternativa preferita e meno nociva dal punto di vista economico? Semplicemente ignorare le necessità sanitarie del 99% delle persone che non si può permettere l’assistenza? Se quella vedova novantenne si rompe una gamba, pensi che sarebbe meno nocivo – da un punto di vista economico – lasciarla semplicemente sdraiata a letto a deperire, piuttosto che ingessarla in modo tale che possa servire hamburger mentre guarisce? E se un programma come Medicare è così nocivo, come mai gli esiti per la salute sono migliori in quasi tutti i Paesi che hanno un’assistenza sanitaria universale pagata dallo Stato? E come mai gli standard di vita complessivi sono più elevati nella maggior parte di essi?

Lui continua, apparentemente per ammorbidire un pochino la conclusione:

Carney: Ma, poiché queste conclusioni derivano da anni di indagine e ricerca, non credo sia terribile che non le troviate plausibili… nonostante io abbia tratto lezioni libertarie pragmatiche dai fatti riguardanti la produzione di politiche pubbliche, ci sono altre lezioni possibili a cui potrebbero giungere le persone per bene. Perfino se la spesa pubblica fosse così cattiva come sostengo, potrebbe essere necessario compiere altre cose che sono assolutamente indispensabili. Per esempio, l’industria della Difesa è un racket. Ma se fossimo invasi, o a rischio di un’invasione, sopporterei il fatto che i venditori di armi ci saccheggiassero perché sarebbe l’unico modo in cui ottenere abbastanza armi da difendere il Paese.

Mi chiedo se Carney spingerebbe il discorso ancora un po’ più in là. Ipotizziamo che ogni progetto del Governo sia soggetto a corruzione. Carney è disposto a barattare un po’ di corruzione per la difesa del Paese. Ne trarrebbe una lezione libertaria pragmatica, relativa al fatto che è comunque meglio avere un sistema di autostrade interstatali nonostante le supposte inefficienze del “racket” del “saccheggio” da parte dei lavoratori e delle imprese che costruiscono le strade?

E che dire dell’acqua potabile? Delle fogne funzionanti per gli sciacquoni delle toilette? Delle forze di polizia? Delle scuole ed università pubbliche? Il supporto del Governo alla R&S [4] che ha portato ai [Boeing] 747, ai computer, ad internet, ai vaccini che hanno spazzato via gran parte delle peggiori malattie infantili?

Accetterebbe un po’ dell’inefficienza e della corruzione pubbliche come compromesso della sicurezza in quelle aree?

In breve, tutte quelle cose che separano la vita negli USA e negli altri Paesi sviluppati dai bassi standard di vita nei Paesi in via di sviluppo con i livelli d’intervento pubblico molto ridotti che Carney preferisce? O rinuncerebbe a tutto ciò perché c’è un po’ di corruzione?

Carney si è [forse] lasciato sfuggire tutti i vantaggi di uno Stato che riconosce e supporta il concetto di interesse pubblico, nonostante tutti i suoi difetti? Carney è solo disposto a farsi sfuggire gli ovvi difetti di – diciamo – un sistema finanziario virtualmente non regolato che – probabilmente – in appena quattro anni, ha portato a perdite economiche dal valore più elevato della somma di tutte le “inefficienze” del Governo nel corso degli ultimi secoli?

Non sono mai stato in alcun Paese, da nessuna parte, in cui gli spettatori non abbiano prontamente raccontato storie dell’orrore sulla corruzione pubblica. Io penso che queste storie siano perlopiù vere. E, tuttavia, la maggior parte dei luoghi che visito sono dotati di infrastrutture e servizi pubblici almeno tollerabili, pagati dal Governo “corrotto” sempre in “comunella” con una classe criminale profondamente corrotta del settore privato.

Carney vorrebbe puntare il suo indice verso lo Stato e preferirebbe ridurne l’intervento – lasciando la fornitura di servizi ed infrastrutture alla mercé di furfanti cleptocrati del settore privato guidati da mani invisibili ad operare nell’interesse pubblico e guadagnando, al contempo, profitti nell’interesse privato.

Eppure, per ogni Geithner che cede denaro pubblico a palate alle banche del settore privato, ci sono una dozzina di Blankfein che sovvertono l’interesse pubblico. Eppure non c’è dubbio che vi sia una porta girevole in ogni amministrazione – tutti i dirigenti di Clinton e Obama sono arrivati da Wall Street e si aspettano di tornare indietro con redditi più elevati visto che incanaleranno i soldi dello Zio Sam ai loro passati e futuri datori di lavoro. Non è un po’ strano che la risposta di Carney sia di ridurre l’attività del Governo, o eliminarlo virtualmente, piuttosto che perseguire i lestofanti cleptocrati che minano la politica pubblica?

Io preferirei puntare il mio indice verso i furfanti, sia nel settore privato sia nel pubblico, e metterli quindi in galera. Non supporto né i cleptocrati né le approssimazioni di mani invisibili che suppongono che l’interesse privato, da solo, sia sufficiente.

Ma le persone per bene possono non essere d’accordo. Non è vero?

 

Note del Traduttore

1.^ La crisi delle Savings and Loan è uno degli scandali finanziari più rilevanti della storia degli USA, venuta alla luce nei tardi anni ’70 del 1900, giunta all’apice negli anni ’80, e finalmente conclusa nei primi anni ’90. Nel clima di volatilità del tasso d’interesse – negli anni ’70 – un gran numero di depositanti spostò i propri fondi dalle istituzioni di risparmio e prestito (Savings & Loan, S&L) ai mercati monetari, in cui potevano ottenere tassi d’interesse più elevati dato che tali mercati non erano soggetti alla regolamentazione Q del board della Federal Reserve, che limitava le banche S&L nel pagamento di interessi sui conti correnti dei depositanti. Queste, che realizzavano i propri guadagni principalmente su mutui a bassi tassi d’interesse, non avevano i mezzi per offrire tassi d’interesse più elevati. Con l’allentamento della regolamentazione cui erano soggette, esse ingaggiarono attività sempre più rischiose, tra cui i finanziamenti immobiliari e gli investimenti in titoli spazzatura. Siccome i depositi presso le S&L erano coperti dall’assicurazione della Federal Savings and Loan Insurance Corporation (FSLIC), i depositanti continuarono a versare i propri soldi in queste istituzioni a rischio. Una complessa combinazione di questi ed altri fattori, combinata alla corruzione diffusa, portarono all’insolvenza della FSLIC ed al bailout da parte del Governo sui risparmi, per un ammontare di 124 miliardi di dollari pubblici e la liquidazione di 747 istituzioni S&L insolventi da parte della Resolution Trust Corporation del Governo degli Stati Uniti. Fonte: Investopedia.com

2.^ Lyndon Baines Johnson, Vicepresidente divenuto improvvisamente Presidente degli Stati Uniti il 22 novembre 1963 a seguito dell’assassinio di John F. Kennedy e rimasto in carica fino al 20 gennaio 1969

3.^ Rick Santorum: politico statunitense di orientamento conservatore, fonte: Wikipedia.org

4.^ R&S: ricerca e sviluppo

5.^ Medicare è il programma federale di assicurazione sanitaria che copre le persone dai 65 anni di età, alcune persone più giovani con disabilità, e i pazienti allo stadio terminale di patologie renali; fonte: Medicare.gov

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Originale pubblicato il 4 marzo 2012

Traduzione a cura di Andrea Sorrentino, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo

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