La deferenza dell’Italia verso la Commissione Trilaterale è sia formale che sostanziale: da un lato l’accoglienza di Mattarella al Quirinale e, dall’altro lato, la mente economica di Renzi (Yoram Gutgeld) che si affanna a promettere 25 miliardi di tagli alla spesa pubblica nel corso del 2016.
Siamo oramai al punto in cui una Repubblica sottopone la propria politica economica, pubblicamente, all’approvazione di un organismo privato.