L'Editoriale

Il limite al peggio è sempre spostato in avanti

Il limite al peggio è sempre spostato in avanti

Il discorso alla Camera sulla fiducia al Governo, da parte di Gentiloni, pone i presupposti per un ulteriore aggravamento della già disperata situazione socioeconomica del Paese. Tre i punti salienti:

  1. prosecuzione dell’attuazione dell’agenda politica ed economica del Governo Renzi,
  2. più Europa,
  3. elezioni neanche a parlarne.

Gli elementi per recare altri danni agli Italiani ci sono quindi tutti. Questa la situazione che lascia il Governo Renzi, di cui si vuole ostinatamente proseguire l’azione: record della povertà, riduzione dell’aspettativa di vita, deflazione, risparmi a rischio grazie soprattutto all’introduzione del bail-in bancario, svalutazione e precarizzazione del lavoro, aumento dell’austerità, riduzione del welfare, pressione fiscale opprimente, scuole insicure e tanto altro si potrebbe aggiungere.

Gentiloni ha ampiamente sottolineato nel discorso il rinnovato europeismo del nuovo Governo, come se il sistema-euro e le politiche economiche europee non avessero già compromesso abbastanza la situazione del nostro Paese, provocando i risultati riportati prima.

Sarebbe a questo punto legittimo, vista la situazione, che il popolo aspirasse ad elezioni anticipate, nella speranza di poter eleggere il prima possibile, con una dignitosa legge elettorale, i propri rappresentanti in Parlamento, ma anche tale ipotesi è stata, in pratica, esclusa dalle inequivocabili parole di Gentiloni:

Il Governo durerà finché avrà la fiducia del Parlamento.

E così gli Italiani continueranno a pagare sulla loro pelle le drammatiche conseguenze sociali determinate da una classe politica completamente priva della volontà di tutelarne gli interessi.


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