La Corte Costituzionale dichiara illegittima la decisione della Regione Abruzzo di negare in parte il finanziamento del 50% per il servizio trasporto degli studenti disabili alla Provincia di Pescara, a causa di “limiti della disponibilità finanziaria“. La Corte sancisce che
“È la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione.”
È una prima, timida pronuncia che indirettamente indebolisce il principio di priorità dell’“equilibrio di bilancio” alla base dell’Art. 81, e in ogni caso ne evidenzia l’incompatibilità con altri principi costituzionalmente garantiti.
Il varco nel muro dell’“austerità costituzionale” ora è aperto. Resterà nella storia il fatto che sia stata la Corte costituzionale a mettere nero su bianco in un atto ufficiale questo principio, prima che qualsiasi altro partito o schieramento politico presente sulla piazza oggi lo abbia previsto nel proprio programma politico.