Fino ad oggi il settore dell’edilizia è stato, tipicamente, quello capace di assorbire (nelle fasi espansive del ciclo economico) ampie sacche di manodopera generica. Il ciclo edilizio e quello economico sono, in tal senso, perfettamente sovrapponibili.
La recente costruzione integrale mediante stampa 3D di un edificio, in Dubai, lascia presagire che in un futuro non vicinissimo ma nemmeno fantascientifico ci sarà da attendersi una netta diminuzione del “fabbisogno di manodopera edile”, che nelle nuove costruzioni potrà in vari contesti essere sostituita da stampanti 3D. Il settore edile non fungerà più, in questo scenario, da “assorbi-disoccupazione”, il ruolo a cui è ufficiosamente deputato oggi in Italia.