Ed egli disse “Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio che è di Dio” (Luca 20, 20-26)
Questo passaggio del Vangelo descrive sinteticamente il rapporto tra Stato, territorio governato e moneta. La Palestina di allora era una colonia dell’Impero Romano, che imponeva una tassa sulla popolazione. La tassa era pagabile solo con i soldi emessi dallo Stato occupante (la moneta con l’immagine di Giulio Cesare), che è monopolista dell’emissione della moneta. Chi era sottoposto all’autorità occupante doveva lavorare per l’occupante e procurarsi così la moneta con la quale pagare la tassa. Il valore di quella moneta dipendeva dal fatto che era necessaria per il pagamento delle tasse [da Uccidere il dio dell’Austerità di Daniele Basciu, Edizioni SI].
Il principio MMT taxes drives money, cioè le tasse guidano la moneta determinandone il valore, verrà spiegato in maniera approfondita nell’incontro pubblico “Date a Cesare quel che è di Cesare” che si terrà in Calabria Venerdì 20 novembre alle ore 17 a Vibo Valentia.
Che relazione esiste tra questo principio e la disoccupazione? Lo Stato può ottenere la piena occupazione utilizzando la sua moneta? Alessandro De Salvo – Rete MMT ne parlerà insieme al giornalista Tonino Fortuna. Modera Mimmo Famularo, Direttore di Zoom24.it.