Il Servizio

19 marzo, seminario su “The Mosler Economics Modern Money Theory”

Mercoledì 19 marzo presso l’università di Bergamo, si è svolto il seminario “The Mosler Economics Modern Money Theory”, avente come relatore Warren Mosler, e come interlocutori il professori Stefano Lucarelli, Riccardo Bellofiore ed Andrea Terzi.

La relazione si è svolta in lingua inglese, è stata interamente videoregistrata, con partecipazione aperta a tutti gli interessati con il fine di introdurre la MeMMT alla comunità accademica italiana.

L’incontro è stato aperto dal Prof. Bellofiore che ha raccontato la carriera di Mosler, seguita da una breve descrizione della storia della MMT.

L’intervento di Warren Mosler ha trattato il tema della moneta come monopolio pubblico:

La MMT riconosce che la moneta in se stessa è un monopolio pubblico, e la disoccupazione (definita come le persone che non lavorano e sono in cerca di un’occupazione retribuita) è l’evidenza che una moneta monopolista serve per pagare le tasse e soddisfare il bisogno di risparmi.

Successivamente ha descritto la moneta come “tax credit”:

La spesa del Governo che non viene utilizza immediatamente per pagare le tasse rimane nel’ economia come risparmio monetario fino a che non viene utilizzata per pagare le tasse in un momento futuro.

Mosler ha proseguito parlando del “Monopoly Pricing”: i monopolisti fissano 2 prezzi; stabiliscono il prezzo del bene oggetto di monopolio rispetto a sé stesso, (il tasso d’interesse “own rate”), e il prezzo del bene relativo ad altri beni e servizi (price level). Per una valuta, il tasso d’interesse è generalmente stabilito dal governo della Banca Centrale.

Infine Mosler ha definito il ruolo del governo e la proposta del transition job: stabilire e sostenere l’infrastruttura pubblica per un obiettivo pubblico; ciò che la MeMMT offre sono proposte fiscali e monetarie che supportano l’obiettivo di avere un’occupazione per chiunque abbia la volontà e la capacità di lavorare, sostenendo in termini reali il commercio e il benessere collettivo.

Terminato l’intervento di Warren Mosler, il professor Andrea Terzi del Franklin College, ha trattato struttura e relazioni di operazioni monetarie, meccanismi di trasmissione delle politiche monetarie, effetti delle politiche fiscali, politiche di bilancio e impatto dell’espansione del credito privato.

A seguire ha preso la parola il professor Stefano Lucarelli evidenziando che:

Ci sono due importanti questioni che Mosler ha introdotto:

  1. la relazione tra circuito monetario e l’approccio della MMT
  2. il ruolo della spesa dello Stato e dei deficit positivi come analizzato e proposto dal Prof. Alain Parguez

Completando infine il proprio intervento con un approfondimento poi sviluppato da Warren Mosler su cosa realmente siano i “capital flows” in un sistema monetario a cambio flessibile, concetto per lo più oggetto di fraintendimenti: in un sistema a cambi flessibili non esiste materialmente ciò che è immaginato come “soldi che si spostano da uno Stato all’altro”, in quanto i cd. “capitali” esistono esclusivamente come voci contabili nel sistema della Banca centrale, da cui non si “allontanano” fisicamente quando cambia la loro titolarità.

A conclusione del seminario il Prof. Bellofiore ha presentato l’origine e la storia dell’approccio MMT contestualizzandolo nella storia del pensiero economico, accanto a Marx, Schumpeter, Keynes, Minsky, fino ad arrivare ai modelli postkeynesiani di Graziani, Parguez e Schmitt.

In chiusura dei lavori un interessantissimo scambio di domande e reciproche risposte tra i quattro accademici che permette infine di delineare con maggior chiarezza il ruolo innovativo della MeMMT nel solco tracciato dalle scuole postkeynesiane.

Ecco le foto del seminario


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