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Il partito MMT batte Trump e Clinton

Il partito MMT batte Trump e Clinton

Abbiamo seguito tre confronti televisivi tra Hillary Clinton e Donald Trump. Abbiamo immaginato un quarto dibattito in uno scenario diverso, un dibattito a tre tra la Clinton, Trump e un candidato di un “partito MMT”, che sarebbe in grado di vincere il dibattito televisivo elaborando il dibattito che segue.

I contenuti degli interventi di Trump e della Clinton che leggerete sono un riassunto dei reali interventi che abbiamo seguito.


Moderatore TV: « Signori, qual è la vostra ricetta per favorire la prosperità del Paese? »

Clinton: « Tutto dipende da che tipo di Paese si vuole essere e da che futuro si vuole creare. Bisogna creare un’economia sostenibile, che funzioni per tutti, creare nuovi posti di lavoro, con redditi in crescita. Posti di lavoro nel settore manifatturiero, nelle piccole e medie imprese e nelle energie rinnovabili.

Io voglio un’economia più giusta, voglio innalzare il salario minimo nazionale, garantendo parità di retribuzione per le donne. Bisogna creare profitto e condividerlo. Bisogna sviluppare sistemi che favoriscano l’equilibrio tra famiglia e lavoro. Dobbiamo dare a chi ha necessità: cure mediche, scuole, college gratuiti, congedi parentali. »

Trump: « I nostri lavoratori se ne vanno. L’America perde i suoi lavoratori, la sua forza lavoro, per andare a produrre in altri Paesi. Numerose aziende se ne vanno.

Sono d’accordo sull’assistenza sanitaria gratuita ai bambini, ma si deve porre fine al fatto che i posti di lavoro vengano rubati e che le aziende se ne vadano.

Voglio ridurre le tasse dal 35 al 15%, sia per le piccole sia per le grandi aziende. Ciò creerà moltissimi posti di lavoro, moltissime aziende si espanderanno, numerose aziende si avvieranno. »

Clinton: « Il lavoro è fondamentale, ma lo sgravio fiscale non è sufficiente per far crescere l’economia. Donald crede che aiutando i ricchi tutta la società funzionerà. Si deve investire invece sulla classe media, sulla stabilità. »

Candidato MMT: « Entrambi i candidati propongono un giusto obiettivo, l’occupazione, ma non hanno la giusta soluzione per arrivarci. Lo Stato federale americano crea il dollaro, ed è quindi l’unico soggetto a possedere la capacità finanziaria necessaria a garantire sempre la piena occupazione in dollari [1]. La disoccupazione si riassorbe sempre allo stesso modo: aumentando la spesa pubblica, che crea direttamente lavoro, e/o riducendo le tasse, cosa che in primo luogo riduce la necessità per i privati di ottenere valuta, quindi di lavorare, e in secondo luogo favorisce l’aumento della spesa privata, quindi la crescita della forza lavoro comprata direttamente dai privati.

Clinton ha ragione, lo sgravio fiscale può essere poco utile. Se all’abbassamento delle tasse corrisponde una riduzione della spesa pubblica, le due manovre tenderanno necessariamente ad annullarsi. La prima tenderà a far aumentare la spesa all’interno dell’economia, la seconda a farla diminuire.

Clinton dice di voler promuovere un aumento dei redditi, ma non dice in che modo vuole farlo. Come Sanders ha evidenziato presentando il lavoro su crescite e disuguaglianze di Pavlina Tcherneva, la crescita di per sé tende ad andare a favore del 10% più ricco della popolazione. Per garantire che gli aumenti di produzione non si concentrino nelle mani di pochi, è necessario riorganizzare i rapporti di forza nel mercato del lavoro. Oggi, da un certo punto di vista, non esiste nessun mercato del lavoro, il lavoratore non ha nessuna scelta: o accetta il salario propostogli dalle imprese, o muore, o nella migliore delle ipotesi diventa un parassita disperato. Affinché la crescita della produzione porti anche alla crescita del benessere ed all’eliminazione della povertà, noi della MMT proponiamo un piano di lavoro di transizione. Se vogliamo che le retribuzioni al di sotto della soglia di povertà vadano “fuori mercato” e che la crescita della produzione non vada a beneficio esclusivo di pochissimi, è importante che lo Stato garantisca sempre ai lavoratori un’alternativa, un lavoro a tempo pieno, con una retribuzione superiore alla soglia di povertà e a condizioni dignitose a chiunque sia nelle condizioni di lavorare. In questo modo, i profitti non potranno essere basati sull’impoverimento dei lavoratori.

Noi parliamo di un miglioramento delle condizioni contrattuali di qualsiasi lavoratore, dall’operaio all’ingegnere: tutti faranno valere le loro competenze partendo da una soglia minima, al di sotto della quale non si può mai scendere. Quella fissata dal PLT. Tutto ciò in un contesto in cui lo Stato usa il deficit pubblico in modo da mantenere un alto livello di consumi, di spesa e di investimenti; in altri termini, di vendite nell’economia. Così lo Stato può garantire la buona salute e lo sviluppo anche del settore privato, che sarà ansioso di poter assumere i lavoratori del PLT spinto dalla necessità di aumentare la sua produzione. I lavoratori accetteranno i posti di lavoro dai privati solo, ovviamente, se verranno offerte buone condizioni. »

Moderatore TV: « Parliamo di misure fiscali. Cosa proponete? »

Trump: « Questo Paese non cresce, e questo perché le tasse sono le più alte del mondo. Io le porterò al livello più basso del mondo. Hillary Clinton invece vuole aumentarle. Abbassiamo le tasse subito. »

Clinton: « Il modo in cui Donald vuole tagliare le tasse porterà ad un aumento della pressione fiscale sulla classe media. Le tasse si vanno a cercare nelle tasche di chi trae maggior beneficio dal sistema. Si devono aumentare le tasse di chi guadagna più di 5 milioni l’anno, abbassando le tasse alla classe media. »

Candidato MMT: « Dato un livello scelto di spesa pubblica, in cui noi includiamo sempre sanità, istruzione, ricerca, investimenti infrastrutturali e tutte le altre voci “tradizionali” della spesa pubblica, il livello di tassazione dev’essere regolato in maniera elastica, al fine di assicurare che nell’economia il livello di spesa complessiva (domanda aggregata) sia sempre sufficiente a comprare tutta la produzione, e dunque ad indurre un livello di produzione che necessiti la mobilitazione di tutta la forza lavoro.

Sicuramente va eliminata l’IVA, perché è una tassa che non persegue l’interesse pubblico, disincentiva gli scambi e quindi la specializzazione del lavoro. La tassazione dovrebbe essere utilizzata, in primis, per disincentivare tutti i comportamenti che vengono giudicati come socialmente dannosi. Il sistema fiscale, inoltre, deve esser pensato in modo da impegnare la quota più piccola possibile di forza lavoro nel processo di riscossione del gettito fiscale. Non ci devono essere eserciti di commercialisti, avvocati, personale amministrativo e una fetta importante del sistema giudiziario ed universitario dedicati a far pagare le tasse e a risolvere tutti i problemi legali legati a questa operazione contabile. Un modo per farlo è basare la tassazione sulle proprietà immobiliari e sui terreni. »

Moderatore TV: « Qual è la vostra visione in materia di commercio internazionale?

Trump: « Molte aziende sono andate via. Non si sta crescendo ed entrano prodotti creati all’estero. È orribile quello che è accaduto alle comunità dove molti posti di lavoro sono andati persi, e questo è successo a causa degli accordi con il NAFTA. »

Clinton: « C’è un dumping illegale di acciaio e alluminio. Mentre io mi sono opposta, Trump ci ha costruito edifici con quel materiale. »

Candidato MMT: « Trump e Clinton confondono la microeconomia con la macroeconomia. Il dumping, ovvero il fatto che un’azienda venda sottocosto per mandare in fallimento le altre, è un fenomeno microeconomico, mentre la disoccupazione è un fenomeno macroeconomico. Lo Stato ha sempre la capacità finanziaria di fare in modo che tutta l’offerta di lavoro venga “comprata”. Se c’è dumping in un settore economico, si può fare sempre in modo che la forza lavoro venga allocata ad altri settori. Sempre. Basta spendere.

Trump non capisce quale sia il fine del commercio internazionale. Questo infatti serve ad ottenere produzione dall’estero, a godere del prodotto del lavoro dei residenti all’estero. Non serve certo a creare occupazione, cedendo a chi vive all’estero il prodotto del nostro lavoro, cedendo loro ciò che può allietare la vita della nostra popolazione, senza ottenere produzione estera in cambio.

Trump vuole creare occupazione riportando in America una produzione a basso valore aggiunto, stile Cina o India? Vuole creare occupazione facendoci assomigliare ad un Paese del terzo mondo? Vuole sviluppare in America un’economia basato sullo sfruttamento del lavoro? Perché non propone di reintrodurre le frustrate? Sicuramente ci sarebbero investitori esteri che sarebbero contenti! Forse anche i suoi amici costruttori! Trump, vuoi costruirti una piramide? Vuoi diventare il nuovo faraone?

Noi della MMT preferiamo sviluppare un tessuto economico con produzioni ad alto valore aggiunto, in cui il valore prodotto è grande ed alta è la remunerazione del lavoro. Preferiamo sviluppare un’economia basata sulle produzioni ad alto valore tecnologico ed il settore terziario avanzato. Preferiamo investire in ricerca, istruzione, infrastrutture fisiche e sociali, precondizione di qualsiasi produzione ad alto valore aggiunto [2] per una società del benessere diffuso. Preferiamo garantire la piena occupazione assicurando dignità al lavoro. »

Moderatore TV: « Come volete cambiare? »

Trump: « Si vuole abrogare l’ObamaCare, che ha fatto un disastro. Il programma costa un sacco e non è efficiente. I premi stanno aumentando del 70%. Clinton vuole mantenerlo e, peggio, svilupparlo. Di questo passo, con il Medicare finiranno i fondi, e poi come si farà? Io voglio sostituire l’ObamaCare con qualcosa di meno costoso e che funziona meglio, in modo che si possa creare un piano specifico per ogni persona. »

Clinton: « Io voglio assicurare l’accesso alla copertura assicurativa per molte più persone rispetto ad oggi riducendo i costi e i benefit per i lavoratori delle piccole imprese. La percentuale assicurativa è attualmente pari al 90%. Bisogna aggiustare quello che ancora non funziona e mantenere quello che va. L’ObamaCare è stato abbastanza efficiente, ha garantito copertura a molte persone, ma se ne vuole dare a molte di più. Bisogna investire in sicurezza sociale, per questo le tasse vanno aumentate mediante la tassazione ai più ricchi. In questo modo si può implementare l’assistenza sociale e si possono dare più servizi a chi ha un reddito basso. I tagli alle tasse porteranno ad aumentare ulteriormente il debito, ostacolando la possibilità di una buona assistenza. »

Candidato MMT: « Bisogna investire in sicurezza sociale, per questo bisogna aumentare la spesa pubblica. Non mi risulta che l’aumento delle tasse possa, in sé, curare le persone. Queste cose vengono fatte con la spesa pubblica, non con le tasse. Certo: lo Stato, al fine di imporre la sua valuta, deve imporre le tasse, ma la disoccupazione è la prova che la sua spesa è già troppo bassa dato il livello di tasse imposto.

Il benessere della società passa dal benessere delle persone, e il benessere delle persone parte dalla salute. A tutti deve esser garantito uno standard di salute elevato, che gli consenta di esprimersi nella società, quindi di lavorare, procreare e partecipare alla vita socio-culturale del Paese. Noi siamo per una società in cui alle persone sono garantite molte possibilità, e la salute è la precondizione necessaria a poter intraprendere qualsiasi percorso di crescita al pieno delle proprie possibilità. Se la concorrenza con il settore pubblico dà tanto fastidio, le assicurazioni private possono dedicarsi a tutto ciò che non è indispensabile alla persona. Per il resto, garantisce lo Stato. Dare assistenza sanitaria a tutti è tecnicamente possibile per uno Stato che crea la sua valuta, perché finanziariamente possibile. Cos’altro può essere interesse pubblico se non la salute della popolazione? Per lo Stato federale americano, i fondi non possono finire. Ciò che può finire sono le risorse reali: i dottori da assumere, i macchinari ad alta tecnologia da far funzionare, le soluzioni fornite dalle conoscenze mediche che consentono di curare le persone. Ed è per questo che lo Stato deve spendere. Deve spendere per aumentare le risorse reali: dottori, infrastrutture, conoscenze, tecnologie. »

Moderatore TV: « Ok candidato MMT, ma con la consulenza di Rete MMT è troppo facile! »

 

Note

1.^ Piena occupazione in dollari: assenza di persone che cercano, senza trovarlo, lavoro remunerato in dollari

2.^ Per “alto valore aggiunto” si intende il valore di output per unità di lavoro in input

Ivan Invernizzi, con la collaborazione di Gianluigi Seccia


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