Ieri si è svolta la proiezione di Crisi € Cra[s]i a La Maddalena (Olbia-Tempio). L’iniziativa è stata organizzata dal Movimento Disoccupati e Precari di La Maddalena, che tra le altre attività organizza periodicamente nell’isola un banchetto per la divulgazione della MMT.
Il cortometraggio sulla crisi e sulla MMT è stato lo spunto per avviare un dibattito con il pubblico che ha visto la presenza di alcuni amministratori locali del paese. E quando un amministratore locale espone il problema con cui combatte ogni giorni in realtà affronta un problema macroeconomico, anche se spesso non lo sa: i soldi non spesi causano la disoccupazione.
Massimiliano Guccini, assessore alla Sanità e al Lavoro:
“Il Patto di Stabilità ci ha impedito di usare l’avanzo di 26 mln, limitandoci alla spesa di soli 400 mila euro. Con quei soldi potevamo avviare cantieri di lavoro, di cui abbiamo bisogno per migliorare l’isola e per far lavorare i nostri disoccupati. Abbiamo pensato di firmare comunque i provvedimenti di spesa di quei soldi bloccati, ma il provvedimento sarebbe stato nullo senza l’ok dei dirigenti della contabilità che hanno detto che non lo avrebbero firmato; le leggi obbligano i politici ad avere l’autorizzazione dei tecnici per poter spendere i soldi, che pure sono dell’amministrazione e i tecnici non firmano un provvedimento di spesa che va contro il patto di stabilità, perché hanno paura delle sanzioni previste. Il Movimento dei Disoccupati e Precari ci chiede un gesto eclatante di protesta contro il Patto di Stabilità, come le dimissioni della Giunta, ma a cosa servirebbe?”
L’intervento arriva dritto al punto: l’austerità impedisce allo Stato, nelle diverse articolazioni locali, di fare spesa pubblica. Quella mancata spesa pubblica è la causa della disoccupazione locale nonché di un progressivo smantellamento della presenza dello Stato soprattutto nelle comunità più piccole e periferiche. Il veto dei tecnici diventa prioritario sulla scelta politica, ma è stata una scelta politica imporre l’austerità e deve essere una scelta politica a contrastarla. Non ci sono, infatti, motivi tecnici che giustificano il rigore dei conti che si basa su un pura superstizione economica; l’austerità è stata una scelta politica finalizzata a ridurre la potenza dello Stato e quindi rendere più deboli chi è già debole.
La discussione in sala è accesa: qualche giorno fa sono arrivate le lettere di licenziamento ai 166 dipendenti di una delle compagnie marittime che collegano le isole intorno alla Sardegna con la regione. Sono quasi tutti cittadini de La Maddalena. Le cose sarebbero diverse se ci fosse uno Stato in grado di sostenere, grazie alla moneta che emette e che spende, un servizio essenziale come questo; ma quello Stato oggi non c’è.