Warren Bruce Mosler nasce a Manchester (Connecticut, USA) il 18 settembre 1949.
Nel 1971, dopo aver conseguito la Laurea in Economia presso la University of Connecticut, a soli 22 anni inizia a muovere i primi passi nel mondo della finanza, lavorando dapprima presso la Savings Bank a Manchester ed in seguito ad Hartford prima di trasferirsi a New York City, dove riesce ad approdare a Wall Street e ad intraprendere una folgorante carriera.
È, infatti, nella Big Apple che Warren Mosler ha la prestigiosa opportunità di lavorare presso la Bache & Co., una delle migliori società d’intermediazione mobiliare e finanziaria al mondo, fondata nel lontano 1879, e poi presso la Bankers Trust, storica “organizzazione bancaria” americana.
Dopodiché si trasferisce a Chicago e lavora presso la William Blair – Global Investments Banking & Asset Management, nel settore degli arbitraggi finanziari.
Nel 1982 decide di “mettersi in proprio” e fonda l’Illinois Income Investors, specializzata in operazioni di arbitraggio finanziario. Crea un hedge fund e realizza investimenti da record, con un solo mese di perdita in 15 anni di attività, nella compagnia che presiederà fino al 1997, quando trasferisce il controllo ai suoi soci.
Nel 1993 il suo hudge fund è il più grande depositario al mondo di titoli di Stato italiani, nonostante molti autorevoli economisti dichiarassero che l’Italia rischiava il default. Mosler capì che l’Italia aveva titoli di Stato denominati in una valuta in regime di cambio fluttuante, la lira, di cui era monopolista, e che non poteva pertanto ritrovarsi nell’impossibilità di ripagare i propri titoli.
Nello stesso anno è stato infatti ricevuto dal Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica, il Prof. Luigi Spaventa, a cui illustrò la situazione.
Appassionato di ingegneria, nel 1985 fonda la start-up Mosler Automotive, attraverso la quale si cimenta in qualità di imprenditore progettando e vendendo automobili sportive e costruendo la prima vettura con telaio completamente in carbonio.
Per quanto riguarda la sua carriera accademica, negli anni ’90, dopo aver maturato ormai una ventennale esperienza nelle operazioni finanziarie nei mercati obbligazionari e valutari a livello mondiale, elabora il documento Soft currency Economics (1993), pietra miliare della Mosler Economics in seguito denominata Modern Money Theory (MMT).
Come fondatore e principale esponente della “scuola MMT”, Warren Mosler supporta e promuove lo studio, la divulgazione e la ricerca accademica ed extra-accademica nel campo dell’economia, acquisendo nel tempo importanti riconoscimenti.
Nel 2010 pubblica il volume The 7 deadly innocent frauds of economic policy, con la prefazione di James Kenneth Galbraith, consulente economico del Presidente Obama, in cui Mosler sfata alcuni dei più comuni, grossolani e diffusi “miti” economici, sia a livello di comprensione teorica, sia a livello di politica economica.
Nel 2012, dopo essere stato invitato a fare presentazioni all’ITForum di Rimini, il più importante evento di finanza d’Italia, ed a Venezia, in occasione di un seminario sulla MMT, Mosler approda al secondo Summit MMT di Rimini presso lo Stadio 105.
Il 13 novembre 2013 è Relatore presso la Commissione Finanza della Camera dei Deputati sulle prospettive della politica tributaria e del settore bancario in vista dell’imminente semestre di Presidenza italiano dell’Unione Europea.
Nel marzo 2014 entra a far parte del corpo docenti dell’Università degli Studi di Bergamo in qualità di Visiting Professor e, nello stesso mese, è invitato a tenere un seminario organizzato da Federmoda Italia ed ASCOM Bergamo, per volere e con la partecipazione del vicepresidente di Confcommercio Renato Borghi.
Nel maggio dello stesso anno ottiene il riconoscimento della Laurea Honoris Causapresso il Franklin College Switzerland “per il suo notevole contributo nell’ambito degli studi economici”.
Warren Mosler, attraverso il Center for Full Employment and Price Stability (CFEPS) che ha sede presso la University of Missouri – Kansas City, finanzia sia borse di studio universitarie, sia progetti di ricerca economica in collaborazione con alcuni degli atenei più prestigiosi degli Stati Uniti, dell’Europa e Australia.
Nel 2015 è ancora Visiting Professor presso l’Università degli studi di Bergamo ed entra a far parte, con lo stesso titolo, anche del corpo docenti dell’Università degli studi di Trento.
Il 18 novembre 2015 è invitato a presentare una relazione presso il Parlamento Europeo dal titolo Euro: the moment of the truth.