Approfondimento

Warren Buffett la odia. Alexandria Ocasio-Cortez la supporta. Una guida per principianti alla Teoria della Moneta Moderna (1ª parte)

Warren Buffett la odia. Alexandria Ocasio-Cortez la supporta. Una guida per principianti alla Teoria della Moneta Moderna

C’è molto dibattito che ruota attorno alla MMT – a tratti divenuto insistente. I critici la definiscono un disastro. “La MMT ha costruito un modo così bizzarro, illogico e contorto di pensare alla macroeconomia che è quasi impermeabile all’attacco”, ha affermato recentemente l’economista della Bentley University Scott Sumner sul suo blog. I sostenitori della MMT affermano che sono i critici a non sentire ragioni: “sono parte di un paradigma degenerativo che ha perso credibilità”, afferma il sostenitore della MMT australiano William Mitchell.

Questo stato di confusione non è buono perché la MMT, un tempo confinata nei blog e in una manciata di college tra cui l’Università del Missouri a Kansas City, all’improvviso conta. Negli Stati Uniti, l’ala sinistra del Partito Democratico sta citando la MMT per sostenere la causa di una significativa spesa del Governo federale in un Green New Deal per liberare gli Stati Uniti dai combustibili fossili e finanziare il programma Medicare for All. È praticamente certo che la MMT verrà coinvolta nei dibattiti della corsa presidenziale del 2020. Quindi è il momento giusto per fare un tuffo semi-profondo nella teoria: cos’è, da dove viene, i suoi pro e i suoi contro.

Fortunatamente, il primo libro di testo accademico basato sulla teoria è stato pubblicato a febbraio. È un tomo di 573 pagine, intitolato semplicemente Macroeconomia, scritto da Mitchell – un economista dell’Università di Newcastle in Australia; da Randall Wray del Bard College di Annandale-on-Hudson di New York, e da Martin Watts, professore emerito a Newcastle. Questo articolo è basato su libri di testo, articoli accademici e blog dei sostenitori della MMT e di coloro che la criticano.

Si può iniziare con una semplice descrizione che è possibile da tenere in tasca: la MMT suggerisce che un paese con una propria valuta, come gli Stati Uniti, non debba preoccuparsi di accumulare troppo debito perché può sempre stampare la moneta necessaria a pagare gli interessi. Quindi l’unico vincolo alla spesa è l’inflazione, che può emergere se il settore pubblico e quello privato spendono troppo allo stesso tempo. Finché ci sono abbastanza lavoratori e attrezzature per soddisfare la domanda crescente senza innescare l’inflazione, il governo può spendere quanto necessario a mantenere l’occupazione e raggiungere obiettivi come quello di porre fine al cambiamento climatico.

Se si è in grado di assimilare così tanto, si è già in vantaggio rispetto a molti critici. Siccome la MMT è associata alla sinistra, alcune persone credono che sia favorevole a spennare i ricchi per pagare i programmi sociali. In effetti, la MMT abbandona l’ortodossia liberale affermando che mentre le tasse sulla ricchezza sono un bene per ridurre la disuguaglianza, esse non sono essenziali per pagare le spese del governo. Un altro fraintendimento è che la MMT afferma che i deficit non sono mai un problema. Il 13 marzo la Booth School of Business dell’Università di Chicago ha pubblicato un sondaggio tra importanti economisti che travisavano in questo modo la MMT, tralasciando l’idea – compresa dalla teoria – che deficit eccessivi possano causare un’inflazione eccessiva. I professori intervistati sono apertamente in disaccordo con la MMT come descritta. I sostenitori della MMT hanno gridato allo scandalo.

La MMT afferma che il mondo non ha ancora fatto i conti con la morte del gold standard nel 1971, quando il presidente Richard Nixon dichiarò che il dollaro non era più convertibile in oro. Nell’era moderna della valuta “fiat”, afferma la MMT, gli Stati Uniti e le altre grandi economie non devono più preoccuparsi di avere abbastanza oro per garantire il valore delle banconote e, quindi, sono liberi di stampare qualunque cifra di cui abbiano bisogno.

Penso che oggi siamo visitati da una presenza proveniente da Marte

La MMT afferma di essere l’erede legittimo delle teorie del britannico John Maynard Keynes, che ha alimentato la macroeconomia durante la Grande Depressione. Keynes ha coniato il termine “paradosso della parsimonia“. La sua intuizione era che mentre ogni singola famiglia può uscire [da una crisi] riducendo la spesa quando il suo reddito diminuisce, l’economia nel suo insieme non può farlo. La spesa di una famiglia è il reddito di un’altra, quindi se tutto si riduce, nessuno viene pagato. Ciò che si ottiene è allora una depressione, una situazione che solo il governo può risolvere perché, a differenza del settore privato, può permettersi di spendere liberamente, mettendo soldi nelle tasche delle persone e riportando così l’economia sulla buona strada.

Secondo la MMT, il Keynesismo è stato abbattuto nei decenni a seguire da successori come Paul Samuelson, che ha cercato irrealisticamente di rendere l’economia come la fisica, minimizzando il ruolo dell’incertezza di base.
I sostenitori della MMT non si sono fatti apprezzare dal mainstream definendo quella scuola di pensiero come “Keynesismo bastardo”, un neologismo del defunto economista britannico Joan Robinson.

La MMT si basa anche sul lavoro di “finanza funzionale” dell’economista britannico di origine russa Abba Lerner che, negli anni ’40, scrisse che il governo dovrebbe spendere quanto è necessario per raggiungere i suoi obiettivi, al diavolo il problema del deficit. Successivamente, il britannico Wynne Godley ha sviluppato il concetto di saldo settoriale, che si concentra sulla verità contabile secondo la quale, quando il governo registra un deficit, il settore non governativo deve registrare un surplus, e viceversa.

Odd Lots – From MMT Advocate To Outspoken Critic

A partire dagli anni ’90, il movimento ha cominciato a crescere e si è unito al sostegno intellettuale e finanziario di Warren Mosler, un gestore di hedge fund che vive nelle Isole Vergini – U.S.A. e ha interessi che spaziano dalla politica alla progettazione di catamarani. La MMT destava scetticismo. Quando Mitchell ha presentato le idee in una conferenza economica, ricorda, il primo commento è stato di un uomo che ha detto: “Penso che oggi siamo visitati da una presenza proveniente da Marte”.

La MMT respinge il consenso moderno sul fatto che le economie dovrebbero essere guidate principalmente dall’aumento e dalla riduzione dei tassi di interesse. I sostenitori della MMT ritengono che il tasso di interesse naturale in un mondo con moneta fiat sia pari a zero e che vincolarlo a valori più alti alti sia un omaggio alla classe degli investitori. Dicono che modificare i tassi di interesse sia inefficace perché le imprese prendono decisioni di investimento basate sulle prospettive di crescita e non sul costo del denaro.

I sostenitori della MMT affermano che le economie dovrebbero essere guidate dalla politica fiscale – spesa pubblica e tassazione. Vogliono che la banca centrale di una nazione sia a servizio del suo Tesoro. Pertanto, quando il Tesoro ha bisogno di moneta, la banca centrale lo soddisfa pigiando i tasti di una tastiera di computer e creando base monetaria dal nulla e accreditando il conto corrente del Tesoro. Il nuovo libro di testo afferma che oggi i governi “tendono ad assumere posizioni di politica fiscale indebitamente restrittive per non contrastare la posizione assunta dalla politica monetaria”.

La MMT afferma che, contrariamente alle apparenze, le banche non concedono prestiti sulla base dei depositi. Piuttosto, concedono prestiti in base alla domanda di prestiti, ed in seguito i debitori accantonano i proventi in banca. Chiunque sottoscriva un assegno effettua un deposito in un’altra banca. L’idea di fondo è che “i prestiti creano depositi” e non “i depositi creano prestiti”. Questo è un aspetto della MMT con cui anche alcuni banchieri centrali conservatori – compresi quelli della Bundesbank tedesca – concordano.

Per stabilizzare l’occupazione, la MMT aggiungerebbe il lavoro garantito, finanziato a livello federale e amministrato a livello locale. Il governo impiegherebbe un maggior numero di persone nei periodi di crisi rispetto ai periodi di boom. Pavlina Tcherneva del Levy Economics Institute del Bard College sta perfezionando il piano. La rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez, la socialista democratica del Bronx, che è al suo primo mandato al Congresso, sostiene il lavoro garantito e afferma che alla MMT dovrebbe essere dedicata “una più ampia parte del dibattito [politico]”.

 

Originale di Peter Coy, Katia Dmitrieva e Matthew Boesler pubblicato il 21 marzo 2019

Traduzione a cura di Gianluca Campo, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo


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