L'Editoriale

Testa a testa Sanders-Clinton. E il 99% spera

Testa a testa Sanders-Clinton. E il 99% spera

I risultati dell’Iowa danno un testa a testa tra Bernie Sanders e Hilary Clinton.

È un segnale di speranza perché significa che si può riportare al centro del dibattito politico il lavoro, i salari, il welfare, ovvero i temi concreti del 99% dei cittadini. La collettività. È un dovere orientare i programmi politici verso la centralità dello Stato e non più dei mercati finanziari; oggi vediamo che oltre a essere un dovere è anche una concreta possibilità.

Il risultato di Bernie Sanders è la prova che una candidatura sostenuta dal solo consenso popolare può giocare le sue carte contro una candidatura sostenuta dalle lobby. E una delle condizioni necessarie è avere uno staff di autorevoli economisti che sa tradurre il valore della democrazia in un programma economico e sociale. La nomina di Stephanie Kelton come capo economista della Commissione Bilancio Democratica del Senato USA era stato un evento storico, un riconoscimento del lavoro di tutto il gruppo degli economisti MMT.

È vero, non si tratta della nostra nazione né della nostra situazione; nell’Eurozona nulla ancora sembra smuovere il dogma dell’ottusa austerità ma il risultato di Sanders in Iowa rafforza il fronte progressista contro il liberismo, negli USA come nell’Eurozona.

L’antica Roma non fu fatta in un giorno

Sarà un’opera lunga e difficile, come abbiamo già tutti avuto modo di toccare con mano, ma siamo certi che riusciremo a vincere la più difficile delle battaglie: la fine dell’austerità come strumento di smantellamento delle conquiste sociali.


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