Approfondimento

I posti di lavoro creano le competenze. Non viceversa

I posti di lavoro creano le competenze. Non viceversa

In un thread del gruppo statunitense Activist #MMT relativo al dibattito sulla produttività dei lavoratori, viene riportata una sintesi di un’intervista a Randall Wray sul concetto di produttività. L’abbiamo tradotta.

(la Redazione)


Da un contenitore non può essere rimosso nulla che non sia stato prima inserito al suo interno. In un’economia non può esser perso qualcosa se quel qualcosa non è stato introdotto prima nel Sistema. Le uniche istituzioni che possono introdurre quel qualcosa sono le banche commerciali e il Governo centrale. Di conseguenza il risparmio non può finanziare i prestiti bancari e le tasse non possono finanziare la spesa pubblica (federale).

Vale lo stesso principio per la produttività e per il lavoro. I posti di lavoro possono creare competenze ma le competenze non possono creare posti di lavoro. Ufficialmente il fatto che io lavi i piatti per mio conto non è considerato produttivo, ma pagare qualcun altro per farlo lo è. Perché? Poiché pagherei qualcun altro per farlo mentre, se lo facessi io, non riceverei remunerazione. In altre parole la produttività – per come è misurata ufficialmente – non riflette [l’ammontare del] la produzione, ma quanto i lavoratori sono pagati in cambio di essa. È pari al numero di lavoratori pagati per produrre ma, nonostante la produzione sia in consistente aumento, i salari sono stagnanti dal 1970 circa, da quasi mezzo secolo. Sul serio i lavoratori sono sempre meno produttivi? O sono sempre più nei guai?

Attualmente, l’unica cosa considerata ufficialmente produttiva è quella che fa guadagnare un imprenditore, imprenditore che – a proposito – non sono mai io. Fondamentalmente la produttività è uguale al profitto perché gli imprenditori sono gli unici che decidono chi deve essere pagato, per cosa deve essere pagato e quanto deve essere pagato.

Invece di pagare le persone solo perché rendono qualcun altro più ricco, forse potremmo anche iniziare a pagare le persone perché rendono il nostro mondo un posto migliore. Perché aiutano altre persone. Perché tengono pulito il nostro ambiente, perché tengono per mano i moribondi, perché sono testimoni della storia delle persone anziane, perché aiutano i bambini a fare i compiti o gli insegnanti in classe o gli allenatori di calcio giovanile sul campo.

Non sono i salari ad esser creati dalla produttività ma la produttività ad esser creata dai salari. Come far sì che la produttività aumenti? Pagando di più i lavoratori. Pagandoli quanto necessario. Non dobbiamo misurare la produttività con la matematica e i modelli, non dobbiamo equiparare la produttività solo al profitto e sicuramente non dobbiamo lasciare decisioni e definizioni solo agli imprenditori. Noi possiamo ridefinire la produttività a nostra discrezione e, poi, iniziare a pagare le persone perché la creino.*

Ho intervistato Randy Wray la scorsa settimana e questa è la lezione che ne ho tratto  (@ActivistMMT )

* To be clear: This is my best LAYPERSON interpretation of what I take from my conversation with Dr. Wray. These are my own words. I don’t speak for Wray or #MMT (@ActivistMMT)

Originale di @ActivistMMT pubblicato il 9 luglio 2020

Traduzione a cura di Maria Consiglia Di Fonzo


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