PER IL 99%
I firmatari di questa Carta desiderano che la politica attui un progetto di politica economica all’altezza del momento storico. Un progetto di politica economica in cui lo Stato delinea i tratti dell’evoluzione del capitalismo nell’interesse generale.
Nel nome dell’efficienza economica viene oggi tollerato e promosso il più grave spreco di risorse delle nostre economie: il deperimento di abilità, conoscenze e della capacità creativa delle persone derivante dalla disoccupazione. La priorità è dunque ripensare la politica economica, mettendo il pieno impiego dignitoso al centro dell’agenda, coerentemente con le prescrizioni delle nostre Costituzioni.
Al fine di raggiungere questo obiettivo è necessario riconoscere che solo chi crea la valuta, lo Stato, ha la capacità finanziaria necessaria ad assicurare in qualsiasi momento la piena occupazione dignitosa e la stabilità dei prezzi. È quindi fondamentale sostituire il corrente sistema, centrato sul paranoico raggiungimento di arbitrari obiettivi fiscali, con politiche economiche progettate e valutate sulla base dei risultati desiderati sull’economia reale; risultati come l’abolizione della povertà tramite l’eliminazione della disoccupazione, il miglioramento dei servizi pubblici, il benessere della persona e dell’ecosistema, l’avanzamento del sistema produttivo.
La disoccupazione può essere eliminata solo tramite un’appropriata politica fiscale espansiva che combini sufficienti aumenti di spesa pubblica e diminuzione dei livelli di tassazione su fasce popolari e tessuto produttivo, prevedendo, all’interno di questo quadro, un Piano di Lavoro Transitorio; un permanente piano di impiego pubblico in grado di assicurare a tutti l’accesso a un lavoro con un salario al di sopra della soglia di povertà e a condizioni dignitose.
Lo scenario che emerge in Paesi come Francia e Olanda mette in seria discussione la sopravvivenza dell’UE; l’esperienza di Syriza mostra la necessità di potenti strumenti di contrattazione nella relazione dei Paesi membri con l’UE; la possibilità che in qualsiasi caso l’UE non sia disponibile a cambiare l’impianto delle politiche ci costringe a prendere in considerazione le soluzioni offerte alle società, come l’adozione di nuove valute nazionali per il perseguimento di obiettivi definiti democraticamente.
I firmatari pretendono che il Governo italiano, all’interno del Parlamento italiano e di quello europeo, apra una seria discussione al fine di far abbandonare gli obiettivi fiscali come obiettivi dell’azione politica.
L’approccio progressista alla politica deve evolvere in questo senso al fine di raggiungere quel modello di società delineato nella Carta di Madrid: un’autentica democrazia sociale, economica e politica.
AUTORI E PRIMI FIRMATARI
Rete MMT Italia, Red MMT España
MADRID, 25 gennaio 2017