David Folkerts-Landau, il capo economista Deutsche Bank, richiede un “fondo salvataggio Ue da 150 mld” per la ricapitalizzazione delle banche europee e si dice preoccupato per l’Italia, “le cui banche hanno 350 miliardi di Npl” (non performing loans).
Ma la situazione di Deutsche Bank è preoccupante quanto quella delle banche italiane, se non di più. La quotazione delle azioni è in caduta libera:
e il rischio percepito dagli investitori è in aumento esponenziale, come evidenziato dall’aumento delle quotazioni dei CDS di copertura:
Per cui è probabile che Folkerts-Landau abbia chiaro che gli “aiuti UE” servano prima a Deutsche Bank, e poi a tutti gli altri. Sembra difficile immaginare che li avrebbe evocati, se così non fosse.