L'Editoriale

Tutti contro questa Europa, ma chi la cambia?

Tutti contro questa Europa, ma chi la cambia?

Mentre la politica cincischia i popoli muoiono!

Il panorama politico italiano offre ormai posizioni trasversali fortemente critiche rispetto all’attuale assetto europeo. Non c’è partito che non consideri l’Europa, in particolare l’Eurozona, un serio ostacolo alla ripresa economica e sociale che il vecchio continente attende da troppo tempo. La Sinistra che si è staccata dal PD rifiuta l’austerità, concepita in Europa come modello permanente di politica fiscale; lo stesso Governo ha assunto una posizione fortemente critica nei riguardi dei vincoli di bilancio europei, considerati troppo rigorosi; il Movimento Cinque Stelle ha da tempo lanciato una campagna referendaria, dalla pur dubbia legittimità, sul mantenimento dell’Euro; per la Lega Nord l’Euro è una moneta sbagliata e va abbandonata; sulla stessa linea della Lega si trova anche Fratelli d’Italia; Forza Italia ha più volte rilanciato la necessità che la Bce diventi prestatore di ultima istanza degli Stati.

Insomma, l’Europa così com’è non sta bene a nessuno, ma chi la cambia? Anche negli altri Paesi europei esistono molti schieramenti politici dichiaratamente ostili all’Europa, ma tutto questo in cosa si sta traducendo? Esattamente in niente, visto che: l’austerità prosegue ad essere adottata diffusamente in Europa; il popolo greco è stato condannato ad una gogna sociale senza precedenti; in Spagna trionfano disoccupazione e sottooccupazione; lo Stato sociale arretra ovunque per fare spazio a spietate logiche di mercato che comportano lo smantellamento di conquiste sociali costate decenni di battaglie.

L’Europa, quindi, non piace a nessuno ma nessuno la cambia, pur avendo la ricerca scientifica elaborato da tempo soluzioni tecniche adeguate a perseguire la costruzione di un modello economico e sociale rispondente a quelle stesse esigenze democratiche che l’Europa sta continuando illegittimamente a sacrificare. Nelle more prosegue lo stillicidio economico e sociale che colpisce milioni e milioni di cittadini europei. Viene da dire: il tempo logora chi non ce l’ha, ma per l’Europa il tempo è già scaduto.


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