Il Commento

Smantellamento Italia: avanti tutta!

Pazienti in letti in corsia, un effetto dei tagli alla sanità

I kapò del reame dorato denominato “Unione Europea” ci faranno a breve un altro dei loro generosi regali: i tagli alla sanità. Ancora una volta utilizzando la mannaia del decreto (ormai il Parlamento pigia solo bottoni, non legifera più) viene tagliato un altro pezzo di spesa pubblica, in nome della razionalizzazione e della caccia allo spreco, a quanto pare tipica abitudine dei pessimi Stati-cicala del Sud Europa.

In pratica verrà stilata una lista di visite e interventi ritenuti necessari al di fuori dei quali occorrerà provvedere di tasca propria. In pratica una sorta di norma-paternale stabilirà cosa è buono e giusto per noi, indipendentemente dalle reali necessità e possibilità economiche. I medici saranno lì a fare da guardia, anche perché se osassero contravvenire ne risponderebbero di tasca propria con tagli sullo stipendio.

Alla luce di questo occorre ancora una volta sottolineare che la religione dell’euro si fonda sull’austerità e di conseguenza richiede continui sacrifici (un po’ come avveniva nell’antichità); non ci potrà mai essere spazio per un miglioramento delle condizioni sociali, perché lo Stato non può più intervenire a loro tutela, è costretto sempre a “far cassa” oppure a ritirarsi a favore del settore privato, il cui fine non è il benessere pubblico ma il profitto.

Di questo passo resteranno solo servizi altamente ed immediatamente commerciabili, in modo da rispettare il principio del “profitto”. Per tutto il resto si dovrà tornare a sperare in qualche mecenate.


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